mercoledì 27 aprile 2005

Il valzer delle donne.


Questo è il valzer delle donne del mondo,
quelle basse, quelle alte, quelle more,
quelle giuste, quelle che il silicone tiene
sulla cresta dell'onda.

Questo è il valzer delle donne maltrattate,
chiuse dentro i burka dove non devono pensare,
dove non possono studiare, per carità
andare al mare, però possono respirare.

Questo è il valzer di chi sta sempre giù,
questo è il valzer che se inciampi puoi cadere
nella retorica ma è anche il valzer delle
mamme d'america, un valzer che non conta
uno, due, tre, ma se conterà puoi contare su di me.

Questo è il valzer delle donne colombiane,
delle bambine Thailandesi e delle donne Africane.
Questo è il valzer delle donne dimenticate,
di tutte quelle che non sono mai nate.

Questo è il valzer di chi non ne può più,
un valzer che non deve girare più.


"A TUTTE LE DONNE DEL MONDO CHE ANCORA OGGI
NON HANNO GLI STESSI DIRITTI DEGLI UOMINI"
Vincenzo Spampinato.

lunedì 25 aprile 2005

Solitudine.



Ho varcato i confini del mondo.
Ho rivisto i tuoi occhi nel mare.
Il mio sole tramontava
e sorgeva con te.
Hai vissuto la mia solitudine
ho dormito adagiato su te.
Le tue labbra mi hanno sfamato
le tue braccia mi hanno tolto la sete
ed un giorno il vento bastardo
ti ha spento per sempre il sorriso.
Ma tu vivi ed esisti dentro di me.
Altri mari potremo solcare.
Su altre spiagge potremo sognare.
 
                                        Artur Brand.

sabato 23 aprile 2005

Tema... lo scasso.



Narra la passeggiata che ti è piaciuta di più.

La passeggiata che mi è piaciuta di più è stata domenica
scorsa, che sono andato allo scasso.
II giorno prima mio zio mi aveva detto: «Se stasera farai il buono,
domani ti porterò allo scasso».
Io allora ho fatto subbito il buono, e zio mi ha
portato allo scasso.
Allo scasso è bellissimo. Dovunque ti giri, scasso.
Le macchine stanno una sopra all'altra, una sotto all'altra,
formano delle montagne, e sembra di stare all'AlledenIandia.2 (Ederlandia)
Mio zio cercava una marmitta un po' consumata,
anche un po' ammaccata, non tanto nuova, basta che buttava fumo.
Prima di entrare mi ha detto:
«Salvato vedrai che affare faremo! A tuo zio
nisciuno o fa fesso; Ancora adda nascere chi la fesso a tuo zio!».
Però, non appena siamo entrati, un cane nero con
un collare tutto punte, ci ha corso incontro e io stavo morendo dalla paura.
Allora è venuto il padrone (che sembrava un cane pure lui) e gli ha
gridato; «Liò, vatténne!», e Lione per fortuna se ne gliuto.
Mentre mio zio cercava la marmitta io ero felice.
C'erano un sacco di macchine ammaccate, i fari senza luce,
i volanti fermi, le gomme moscie, le pozzanghere,
le portiere aperte, le targhe senza targa
un'automobile stava dentro a un fosso e un bambino ci pisciava sopra.
Io quando divento grande farò l'uomo dello scasso.
Poi zio è tornato senza marmitta in mano, e il
cane e il padrone gli abbaiavano contro, e lui era
tutto arrabbiato, e io ho capito che non aveva fatto l'affare.
Quando ho raccontato tutto a papa, papa mi ha risposto
che i cafoni di Benevento fanno tutti una brutta fine,
e allora ho saputo dove era nato zio.

                                 Tratto dal libro "Io speriamo che me le cavo"
                                                                Marcello D'Orta.


venerdì 22 aprile 2005

Perchè...



Porto i miei sogni ovunque vado
perchè non voglio ritrovarmi senza sonno
Porto il mio sorriso ovunque vado
perchè non voglio la tristezza intorno a me
Porto la luce dei tuoi occhi
perchè non voglio ritrovarmi solo nel buio.
....E porto anche i miei ricordi
perchè non voglio sbagliare ancora...
Lascio a casa solo il dolore
quello lo voglio dimenticare
perchè non c'è posto nella mia vita
per le lacrime che non voglio asciugare.
 
                                                 Belynda.


giovedì 21 aprile 2005

I muri dei paesi del sud.

                      

I muri dei paesi del sud hanno anima
graffiati dal sole,
parlano di una vita antica
lasciata al caso
incurante di tutto
una vita spontanea e terribile.
 
Non è senso d'abbandono o incuria
è poesia ruvida,
creata dal vigore del tempo,
innaffiata dal vento di scirocco
e dimenticata da occhi importanti.
 
I muri parlano chiaro
elencano vite
contengono storie.
Guardano sempre.
 
                                     Umberto Palermo.

mercoledì 20 aprile 2005

Strani proverbi...


L'amore eterno dura tre mesi.
Le strade di Dio...sono su Tutto Città
L'erba del vicino sara' pure piu' verde,
ma la tua te la fumi!
L'importante non è vincere.
L'importante è competere,
senza perdere né pareggiare.
L'occasione rende l'uomo ladro
... e la donna puttana.
L'ormone fa la forza
L'ospite è come il pesce, dopo tre giorni...nuota
L'unione fa la forza ma chi fa da se' fa per tre.
E allora riuniamoci a tre per volta!
L'uomo e' il capo della famiglia, ma la donna e'
il collo e muove il capo dove vuole (Prov. cinese).
Mal comune...cambio sindaco
Meglio avere la siringa piena che la moglie drogata
Meglio sordi che R.A.I.
Meglio un uovo oggi...
che uno vecchio domani!
Meglio una gallina oggi che fa l'uovo
anche domani/, che un uomo domani.
Mogli e buoi, sempre corna sono!
Mogli e buoi...sono diversi
Moglie e bue sono corna tue!
Nascere cavallo e morire Di Pietro
Natale con i tuoi...che palle!
Nella botte piccola c'entra poco vino.
Non c'e' peggior sordo di chi non sente
Non dire 4 se...son le 3.30
Non e' bello il bidello, ma e' bello cio' che piace.
Non è la misura del trattore che conta,
ma quanto tempo trascorri ad arare il campo.
Non esistono donne brutte.
Dipende solo da quanta vodka bevi
Non fare oggi quello che potresti fare dopodomani
Non tutti i mali vengono per nuocere
come disse il dottore al malato.
O mangi la minestra o salti... il primo!
Occhio che non vede... le scritte in piccolo!
Occhio per occhio occhio al quadrato
sessantaquacchio! Orologio rotto...che sfiga
Paese che vai...prenoto l'albergo
Partire e' un po' morire,
ma morire e' partire un po' troppo...
Patti chiari......hanno preso luce!
Pesce che lotta contro
la corrente muore fulminato.

                    Trovati in giro per il web.

lunedì 18 aprile 2005

Avvelenato d'amore.




Di questo andare oltre bucare i miei pensieri
di questo stare insieme mi odio ma ti amo
di questo esser fuori, di questo stare appesi
sopra lo stesso ramo,
sotto lo stesso cielo di ombrelli sconosciuti
di questo amore nuovo in questo secolo straniero
dove noi siamo cresciuti.
E mi manca solamente di affacciarmi dai tuoi occhi
per sapere se mi hai messo sopra il cuore sopra tutti,
io sono qui avvelenato d'amore...
 
OJE VITA VITA, OJE VITA, OJE VITA MIA
OJE CORE, CORE CORE, E CHISTU CORE
O CIURI, CIURI, CIURI, O CIURIDDU MIU
O CIATU, O CIATU, O CIATU DI LU ME CIATU
 
Sei stata il primo amore e non ti scordo più.
 
Di questi giorni Inglesi, di questo equilibrista
che stava per tuffarsi e gli hanno tolto il mare
di questo amore mondiale chiuso dentro il cerchio
di un ventilatore.
E' bella la tua casa, ha due gatti nel cortile
sia maledetto aprile le raffiche del tempo
non ci separeranno, saremo abbottonati
dallo stesso inverno,
e mi manca di sapere se davvero le tue strade
vanno dritte verso me o da persone sconosciute.
 
  Io sempre qui avvelenato d'amore.
                                             
                            Vincenzo Spampinato.


sabato 16 aprile 2005

Una rosa per te.



A te che stai leggendo questa pagina:
regalo una rosa...
perchè tu possa sentirne il profumo dolce ed estivo,
per ammirarne il colore unico e perfetto,
per capire che le spine ci sono
ma basta saperle maneggiare per farle essere innocue,
per scoprirne il cuore prezioso,
perchè i petali possano accarezzarti e spingere via la tristezza ed il gelo,
qualunque cosa ti stia capitando...
per farti compagnia, come fece il Piccolo Principe,
Ti regalo una rosa perchè
io stesso avrei bisogno di qualcuno che mi lasci scoprire tutto questo.
Perchè a volte mi capita di essere giù,
e pensare che ho ancora la possibilità di ricevere la mia rosa mi da forza,
mi fa andare avanti,
mi permette di non arrendermi
perchè io *non voglio* arrendermi mai;
La rosa, cos'è per me?
Un piccolo pensiero, nulla più,
ma a volte penso che è di questo che abbiamo bisogno...
di un pensiero d'amore.....
 
... Un cuore semplice e sincero....
 
Il mondo va per il suo verso. sento ridere le cose,
i desideri fanno tutti centro,
vedo rose dovunque la strada è un giardino,
la giornata è un sogno, il buon giorno del vicino,
il cielo si solleva..
piccoli piaceri uno dopo l'altro...
 
Perchè questa è la nostra vita, una vita semplice.
                           
                                                         Jean Debruynne

venerdì 15 aprile 2005

Filastrocca del mondo pulito.


Venite bambini,
venite con me,
mettiamoci tutti
in fila per tre,
prestiamo attenzione
ed insieme leggiamo
questo librone
che io tengo in mano.
Ci parla del mondo
che sarebbe assai bello
se non portasse
quel grande mantello.
C'erano prati
con farfalle e bei fiori
che ora hanno perso
profumi e colori.
E l'azzurro del mare,
col suo cielo lassù,
sembra davvero
non esserci più.
Le case son scure
ed i muri un po' grigi
e pure i gatti
sembrano bigi.
Sembrano bigi
anche quando c'è il sole
e l'uccellino
cantare non vuole.
Presto bambini
venite con me,
mettiamoci tutti
in fila per tre,
chiudiamo il librone
e togliamo il mantello
che, questo mondo,
nudo......è più bello!!!

dolceglicine.

mercoledì 13 aprile 2005

Barboni...



Te li ritrovi all'angolo laceri e macilenti
ombre negli occhi stanchi su facce senza età,
le mani tremolanti  tese verso i passanti
cercano carità, fermati se lo vuoi
forse così potresti leggere nel passato
vite vissute ai margini di questa società.
Ancora li ritrovi alla stazione
tra i binari dei treni o nelle sale d'attesa
seduti sotto la biglietteria
ad aspettar probabili monete
date da viaggiatori frettolosi
che osservano nervosi e preoccupati
tutti gli orari della ferrovia.
Loro non hanno fretta e li ritrovi
a scartocciare pasti sempre asciutti
tra una bottiglia e l'altra
la cicca tra le labbra screpolate
nell'incomunicabile silenzio.
Se resti indifferente, fingendo d'ignorarli,
guardati per un attimo allo specchio
e ti ritrovi.
                        LUCIANO SOMMA.
            


lunedì 11 aprile 2005

C'è ancora un sud.



In questo deserto metropolitano
c'è ancora un sud
nella mia memoria
tra viali d'oleandri
e fichi d'india.
Mi sembra ancora di sentire
quasi a stordirmi
quel profumo inebriante
d'agrumeti.
 
Quassù c'è nebbia
e volti che non ho mai conosciuto
e che saluto.
Col mio nuovo vestito d'emigrante
nascondo una lacrima
confusa in mezzo
ad un nevischio e pioggia.
                          
                    LUCIANO SOMMA


venerdì 8 aprile 2005

ninã



Quegli occhi.
Li vorrei spensierati, in ogni angolo del mondo.
Scrigni di favole e sogni.
Perché così devono vivere i bambini e le bambine. 
Senza sofferenze violenze abusi.
In questo mondo di sabbia
vorrei
che il vento portasse via
fame sete morte.
Quel vento che soffia ad ogni nostro respiro
non sia sabbia negli occhi.
Vorrei.
Quegli occhi.
 
              Carla Cinelli.
 


giovedì 7 aprile 2005

Tramonto.



Al tramonto
gli ultimi granelli
di sabbia scorrono
nella clessidra
 
l'aria si fa fresca
e lunghe ombre
scivolano mute
sulle orme
ancora tiepide
di un sole esausto
 
i rumori del giorno
si sono sopiti
assieme alle attese
che giacciono stanche
sulla sabbia ormai passata.


                              Paolo Carbonaio.

martedì 5 aprile 2005

Vita...



Nella vita c'è un destino sempre
e nessuno nasce mai per niente.
Vivere è il mestiere dei perché,
ma è il più bello che c'è.
Vita,
questa vita è un girotondo sempre,
giorno dopo giorno ci sorprende
cambia itinerario ai sogni e noi,
noi cambiamo con lei.
E inseguiamo le stelle senza prenderle mai,
ma fa parte di noi.
La Luna conosce a memoria la vita che va
e riesce a vedere domani che cosa sarà,
per sapere di noi, domandiamolo a lei.
Vita,
questa vita è dura e a volte amara,
chi è diverso spesso fa paura
a chi guarda solo la realtà
e sognare non sa.
Ma chi va con il cuore, può fidarsi di se
e restare com'è.  
 
                      Pooh.

domenica 3 aprile 2005

Non abbiate paura.



NON ABBIATE PAURA.... Credo che in tre parole il Papa
ci abbia insegnato, spiegato, trasmesso il senso della vita
di un cristiano riassumendo così tutto l'insegnamento di Cristo.
Hai lasciato, la vita terrena, ma rimarrai sempre nei nostri cuori
soprattutto dove c'è bisogno di pace e preghiera.
In questo momento ti immagino a colloquio
con nostro Signore e sono certo che ti ascolterà
nella tua confessione, avrai tante cose da dire
del tuo lungo apostolato portando la sua parola
in tutto il mondo.
Oggi non piangono i soli cattolici ma tutte religioni
del mondo, anche loro sentiranno la mancanza di un uomo
che ha sempre cercato l'unione dei popoli per la pace.
Finisco con le parole di Madre Teresa di Calcutta
a me tanto care...
 
"- Ti ho disegnato sul palmo delle mie mani - ( Is 49,16 ).
Ogni volta che Dio guarda il palmo della sua mano, io sono là.
In momenti di sofferenza, di solitudine, di umiliazione,
di fallimento, ricorda che sei nelle mani di Dio.".
 
 Grazie Santo Padre, grazie...
  
                                        pulvigiu.

sabato 2 aprile 2005

Niente di noi.


Niente di noi e' infinito, tutto cambia,tutto finisce;
nessun uomo o donna guarda mai dagli stessi occhi,
nessuno mai con lo stesso cuore ama!
Ogni cosa da noi detta e' unica per sempre
anche la piu' scontata e' irripetibile.
La vita e' come un grosso libro su cui si scrive
ogni giorno una pagina.
In alcune c'e' scritto tanto in altre poco,
certe sono cancellate, alcune uniche,
ne restano anche di bianche,
ma nessuna può essere riscritta,
ed e' per questo che hanno valore immenso
Se questa fosse l'ultima pagina della mia vita
la terrei per scrivere la cosa piu' importante,
piu' vera e piu' grande, che  niente e nessuno
potra' cancellare mai.