martedì 30 gennaio 2007

Dubbi e giochi di parole.



* Se la cicala cicaleggia perche' il gallo non galleggia?
* Le galline terrorizzate fanno le uova alla choc?
* Le guglie vivono in branco sul Duomo di Milano ?
* Carmen Russo gira sempre in doppio petto ?
* Anche in bagno il caffe' va servito in... tazza ?
* E' progresso se un cannibale usa la forchetta ?
* Vecchioni da ragazzo si chiamava Jovanotti ?
* A Bellaria sono proibiti i fagioli ?
* Ma un donnaiolo incallito dove li ha i calli ?
* Un chirurgo che conta fa bene i calcoli ?
* Il poliziotto che si da' delle arie
   diventa un agente atmosferico ?
* Quando una donna aspetta un bambino,
   se e' in ritardo se ne puo' andare via ?
* Quando un bancario muore viene seppellito
   in una cassa costosa o in una cassa di risparmio ?
* RinTinTin poteva cadere in cataLassie ?
* Se va via la corrente i bambini possono venire lo stesso alla luce ?
* Per diventare necrofili ci vuole inclinazione o bisogna farsi le ossa ?
* Lo strato d'ozono sopra la Svizzera ha tanti piccoli buchi ?
* Quando un pilota d'auto sta bene, si sente in formula ?
* Il compito a casa si da' anche agli studenti sfrattati ?   
 
                                           Da: magnaromagna.it

venerdì 26 gennaio 2007

La voce di un bimbo.

viso bambino.jpg

Shhhhhhhh Fermati,
chiudi gli occhi e ascolta
la voce di un bimbo,
cristallina e pura come
l'acqua alla sorgente.
Apri il cuore e senti il suo,
fiducioso in te ed in chi lo circonda,
innamorato della vita,
entusiasta e gioioso.
Allunga una mano e stringi la sua....
Senti il battito, senti l'anima
Che balla al suono della musica del cuore,
luminosa come mille lune e
splendente come il più grande dei soli.
Lasciati trasportare nel turbinio di sentimenti,
condurre nel profondo del tuo essere
bimbo con lui.
Ritrova te stesso, l'essenza primordiale
Di un bambino, del tuo bambino interiore.

Paola Rei.

mercoledì 24 gennaio 2007

Quel giorno...



Quando riuscirò ad amarti
senza guardare il colore della tua pelle,
senza indagare sulla tua fede,
senza chiederti se sei ricco o povero,
quel giorno avrò vinto.
  
Perchè sarò capace di stringerti la mano. 
  
                                   Giovanni Formaggio.

sabato 20 gennaio 2007

Sei dentro me.



Parole non dette
   scorrono
     nel silenzio
       delle ombre.
         Non ti vedo
           non ti cerco,
             ma ti sento.
               Sei dentro me
                 ai bordi di questa
                   notte trascorsa
                      a pensarti ancora.
 
                                  Claudia Misasi.
 
Un pensiero dedicato ad una amica lontana,
ringraziandola di averla incontrata, conosciuta
e condividere i dolori che la vita in mezzo
alle gioie ci offre.
  
                                           pulvigiu.

mercoledì 17 gennaio 2007

Allo specchio.



Cosa celano i tuoi occhi dietro
al tuo sguardo così profondo...
forse un mare di sogni
colorato dalle risa dei bambini,
forse una distesa di gioia
profumata da piccole mani che tendono a te,
un deserto arido di pensieri
dove l'uomo perde la semplicità di un sorriso,
ma.... allo specchio
dietro al tuo viso segnato dal tempo,
dietro al grigio dei tuoi capelli,
dietro alla tua mano che dipinge il tuo mondo...
  
... nulla appare più bello del sorriso di un ...Clown...
  
                                                Scintilla.

venerdì 12 gennaio 2007

Mare d'inverno.

old-man-sea.jpg
(foto by 3blindmice)

Su una spiaggia mi trovo a rincorrere, capello dopo capello,
i tenui giorni della mia giovinezza oramai perduti, come il mio
capo spoglio tende a riflettere.

Spiaggia e vita si tingono dei freddi colori dell'inverno ed
ogni mio respiro sembra impregnarsi del senso di afflizione che producono.

Ho fatto arido deserto intorno a me di persone e cose,
quando la loro indifferenza è come la sabbia al mio passaggio,... non lascia
più impronta.

Quel grosso ramo incavato, carico di ogni sorta di putrido
intreccio, ha raggiunto il punto in cui il mare, assalto dopo assalto, non lo
potrà più percuotere e, seminfossato nella propria arena, sembra beffeggiarsi
del cereo aspetto del mio volto, mentre gli invidio quel senso di pace a cui è
giunto. Solo il vento, che si insinua tra il suo stridente seccume, lo
tormenta, ma è pure l'unica voce di una sorte poco clemente..., ad saperne dare
testimonianza.

La sabbia fredda, sotto i miei piedi, non concede una
tiepida carezza, i flutti di spuma che li invadono, nel loro ritmico serpeggio,
lasciano solo il ricordo di un calore perduto nel tocco delicato di una donna,
ad interrompere l'umido corso di una lacrima fuggente.

Cammino tra le file ordinate degli sdraio e gli ombrelloni
chiusi, dove sembra ancora di avvertire gli effluvi estivi di un  recente
passato di nudità, ed il bollore dell'aria che friggeva sopra i cappellini
colorati dei bimbi festanti.
Malinconicamente, ora penso a tanto silenzio, mentre le mie orecchie si
riempiono del  fragore sottile di un mare
insolitamente fiacco.

Un ombrellone, in affannoso equilibrio, ha ancora la forza
di tendere le proprie tele al giorno che volge al termine, dove non è apparso
che un raggio di sole, ma dove più nessuno viene a beneficiare della sua ombra,
oramai ridotta a flebili brandelli.

Tra questi fantasmi io ti cerco...;  l'inquietudine mi assale, ma la ricaccio,
immaginando i tuoi occhi d'amore fissarmi, la tua mano scendere ad accarezzare
le asperità del mio mento, le tue labbra dischiudersi elargendo parole da saper
cullare solitudini mai represse; ... ma non sento che la pelle contrarsi, non
odo che le roche grida di un gabbiano lontano, e non vedo che un vecchio
tenersi compagnia con monologhi senza senso, ora abbassando lo sguardo, ora
volgendolo distrattamente verso il mare, dal colore del piombo. Poco più
indietro, il suo cane rimprovera, da dei cocci di bottiglia, quell'assurdo suo
senso di appagato sentimento, con dimesso lamento.

Il bagnasciuga levigato cela e rivela, in un alterno d'acqua
e spuma, ogni sorta di conchiglia, come i ricordi dei lungomare al tramonto
color cremisi, in cui Tu, splendida fior di ginestra, mi sorridevi stringendoti
alla mia vita, con i sandali in mano e i capelli sciolti nella brezza.

Lo strazio delle mille impronte sulla sabbia non raggiunta
dal mare, allontana da me la dolce armonia respirata, come aria di salsedine,
un istante prima, ed improvvisamente solo, mi ritrovo a scandagliare ogni
angolo della mente, nel  limo del tempo
trascorso, per potermi riappropriare delle forti sensazioni lasciate dai tuoi
avidi baci sapor di vaniglia.

Come preghiere di un rosario, scorrono tra le mani i
fotogrammi della mia vita, e mi domando se tanti momenti di letizia, rimarranno
solo mesti ricordi, o se la passione istillata dalla donna che volgerà lo
sguardo su questo relitto, saprà scardinare le umide stanze del mio cuore,
facendovi entrare un raggio di sole.

Fanelli Vittorio.

domenica 7 gennaio 2007

Fotografia.

Sorriso Olio su tela 100x150cm.jpg

Sorriso", olio su tela, di Michele Cannavale.


Guardo la tua immagine che
mi sorride un istante di vita
fermata lì nella cornice.
Sei tu con il tuo sorriso,
sei tu con il tuo sguardo sereno
non riesco ad immaginarti
in nessun altro modo
forse perchè tu eri così
... esattamente così...

Alice.

mercoledì 3 gennaio 2007

La nebbia del nord.

poesia
Scende all'improvviso la nebbia del nord,
conquista ogni via.
Rastrella la foschia assopita sull'abitato
la deforma a sua somiglianza,
le carpisce i segreti del giorno.
Entra nel privato la nebbia del nord.
Procede perfida e buona, fredda e misteriosa,
vaglia ogni cosa,
foriera di passioni la nebbia del nord.
Per i fidanzati diventa complice di tentazioni;
ricama labili alcove di rugiada
spalma la strada di sipari impenetrabili,
Intreccia mani e sospiri, lusinghe ed inganni
innaffia labbra assetate
sveglia membra addormentate,
germina affanni, spegne il desiderio.
Tinteggiatura monocromatica la nebbia del nord,
dirittura senza meta.
Offusca il pensiero, punge le ossa,
cancella il sentiero, sopprime la sorte,
diventa drammatica,
amore e morte la nebbia del nord.
   
                                Ugo Mastrogiovanni.