sabato 29 luglio 2006

La microsoft ti spia!

 

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Per tutti quelli che hanno programmi Microsoft
senza regolare licenza e usano Internet....
La Microsoft sa chi siete. Il sistema Microsoft
scopre chi siete. Il programma e ben nascosto
all'interno dei Tools Microsoft, ma il trucco è stato
svelato da un ex dipendente.
Segui le istruzioni e rimani sbalordito dal risultato!

1) Dal Menu di Avvio/Programmi/Accessori/Calcolatrice
2) Sulla Calcolatrice cliccare: Visualizza/Scientifica
3) Digitare 12237792
4) Ora cliccare sull'opzione Hex (esadecimale),
in alto a sinistra e scoprite la vostra identificazione!

AVVISA I TUOI AMICI
distruggere il contenuto.

Da muccaweb.it

mercoledì 26 luglio 2006

Ho visto un povero.

poverta.jpg

Ho visto un povero,
era un vecchio,
sedeva ai margini della società;
e da lì, poteva vedere indisturbato
la scena del mondo che passava.
Ho visto un povero,
era una mamma,
che dal suo magro sacchetto
della spesa,
traeva qualcosa da dare
a chi aveva meno di lei.
Ho visto un povero,
era un bimbo,
che tra i libri di scuola
cercava invano
nello zainetto
la sua merenda.
Che silenzio, che quiete,
I poveri non fanno rumore,
per non disturbare,
e piano si avviano
sul far della sera,
col cuore sereno
alla casa del Padre.


Antonella Fadda.

giovedì 20 luglio 2006

Brindo alla vita.



Vorrei fermare il tempo, ma non posso,
le rughe segnano il tempo e la giovinezza è
sempre dietro di me, nelle belle e brutte
esperienze che ho vissuto fin qui.
 
Sono 40 gli anni arrivati,
eh si, è proprio un bel giorno,
ho raggiunto una fase della vita in cui mi
posso sentire soddisfatto...
sono riuscito per certi versi a realizzare molte cose,
molti sogni rimasti nel cassetto,
e che mano a mano si concretizzano,
senza avere la cognizione del presente,
tutto prenderà forma inconsapevolmente.
Brindo questa sera alla mia felicità,
brindo ai miei anni anche se sono stati non facili,
brindo alla vita... e a quella che verrà...
ma soprattutto brindo al mio cuore,
alla mia anima cosi leale, pulita...
e spero di non cambiare mai per come sono.
Passa il tempo e certi giorni come
pesano i miei anni, e mi chiamano i ricordi
ma non devo più voltarmi,
vado avanti ... vado avanti...
 
Le donne forse mi capiranno un giorno
cosa ho cercato  in loro.... senza trovarlo,
o forse perchè non sono stato capito
nel dare il vero amore.
  
                                  pulvigiu.

lunedì 17 luglio 2006

Camminando...

sola in riva al mare.jpg

Ho sempre passeggiato sulla riva
del mare raccogliendo conchiglie,
stecchi, oggetti abbandonati.
Mi è sembrato di vedere in quelle
cose, depositate dalle onde, l'intera
umanità con i suoi dolori e le sue gioie.
Il segreto che permette all'uomo di non
invecchiare è quello di rimanere semplice
e avere la capacità di scoprire un mondo
anche in un granello di sabbia.
Non c'è niente di troppo piccolo per un
essere piccolissimo qual è l'uomo.
Camminando lentamente dove le onde
lambiscono la rena, ci addentriamo in riflessioni,
pensieri e passo dopo passo, possiamo
ritrovare la calma perduta,
la serenità e soprattutto noi stessi.

Romano Battaglia.

sabato 15 luglio 2006

Insieme.



Lascia che la vita vada avanti, lascia che la terra giri.
Lasciami appoggiare la testa sulla tua spalla,
lasciati amare.
La mia vita, la tua vita è un solo amore.
Il fruscio del vento, il canto di una canzone,
l'amore dei giovani è anche il nostro.
Vorrei non pensare, lasciarmi andare
nel mondo della fantasia.
Pensare e non pensare, chiudere gli occhi,
immaginare senza vedere per ridere
tra le lacrime e mostarmi felice.
Vivere ma sentirmi morire
forse un'ora, un minuto ma poi tornare
alla realtà per poi appoggiare ancora
la testa sulla tua spalla e dirti quanto ti amo.
 
                                         pulvigiu.

mercoledì 12 luglio 2006

Mal d'amore.



'N'informazione stupida e curiosa
l'ho letta stammatina sur giornale;
e dice che l'amore è proprio un male
d'origgine maligna e misteriosa.
 
Er sintomo è 'na fiacca generale,
che leva l'appetito d'ogni cosa,
e quanno che la panza è inoperosa,
viè l'urcera ar budello duodenale.
 
P'esaminà 'sta specie d'apatia
ce stà studianno un certo Professore
ma a me me sà che sbaja malatia.
 
Perchè in amore è inutile l'esame:
abbasta domannà: «Che fà l'amore»
chiunque te risponne: «Mette fame!».
  
                              Aldo  Fabrizi.

sabato 8 luglio 2006

Polvere.

poesia
Ho cercato di riempire
tutti gli spazi
lasciati vuoti
dal libro
della nostra vita
insieme.
Sullo scaffale
ho riposto
nuovi argomenti.
Tutti pigiati tra loro
sembra
non ci sia più posto...
Cerco
invano
il mio libro
dei sogni
ma
trovo solo
polvere di te
che s'insinua
ovunque
lasciando
un alone
di malinconia.  
 
                bb.

mercoledì 5 luglio 2006

Dagli occhi di un bambino...




Dagli occhi di un bambino decollano gli aeroplani.
Se chiudesse gli occhi cadrebbero.
Solo il suo stupore li mantiene sospesi,
la sua piccola mano li innalza,
il suo cuore li muove e li allontana.
Senza un bambino appiccicato ai vetri,
alle alte ringhiere di una terrazza adulta,
gli aeroporti morirebbero d'orrore.
Un bambino non potrà mai pronunciare la parola
"aeronautica"
ma da lui dipenderà l'imitazione dell'uccello.
Un bambino non saprà calcolare le distanze
ma è lui la garanzia del ritorno.
Ogni aeroporto deve avere un bambino
incollato ai vetri, accanto agli altoparlanti,
dovunque si acquatti la paura.
Grazie a lui durerà meno lacrime il rientro di tutti,
dorrà meno baci l'addio delle madri
e le hostess potranno prescindere da avvisi insulsi.
 
Un aeroplano per aria sono molti i
bambini che guardano l'orizzonte.
  
                         Alexis Diaz Pimienta.

sabato 1 luglio 2006

Orizzonti.



Cosa c'è dietro una montagna,
oltre un deserto, nascosto nel groviglio
del bosco, tra la sabbia, le rocce, l'acqua?
Perché ci costringiamo a dare sempre un senso,
un nome e un limite alle cose, convinti di essere
depositari di verità assolute e uniche?
Certezze apparenti che si infrangono contro
la straordinaria forza del mondo.
Una vetta può essere solo un cumulo di pietre,
il deserto un oceano infinito di polvere.
Invece è molto di più. Basta guardare.
Con l'anima, non solo con gli occhi.
Ascoltando la voce delle montagne,
del mare, degli alberi e delle pietre
si scoprono universi paralleli.

                       M. Dalla Palma.