venerdì 30 dicembre 2005

Buon Anno...



Vi auguro che questo nuovo anno sia
l'inizio di giorni felici e sereni...
Vi auguro un anno all'insegna del divertimento
e della gioia da vivere con le persone che vi stanno più a
cuore, un anno da vivere intensamente giorno per giorno,
ora per ora, minuto per minuto... Perché ogni giorno sia
per voi simbolo di amore, ogni ora vi ricordiate che
tutt'intorno ci sono persone che vi vogliono bene e
ogni minuto possiate contemplare la bellezza di tutto
ciò che vi circonda, che veramente troppo raramente
siamo abituati a vedere.
  
Insomma... vi auguro un anno che sia degno di voi e che vi regaliate
il dono più bello di tutti: non pentirsi mai delle cose fatte!
   
                                       Buon Anno... miei cari amici...
    
                                                                  pulvigiu.

sabato 24 dicembre 2005

Merry Merry Christmas.



C'è nell'aria la magia, una dolce armonia
invita a sognare per poi...
Ti conduce più lontano in un tempo passato
ricordi pieni d'amore.
 
E' Natale... Merry Merry  Christmas
 
l'anno nuovo ti sorride gia
auguro anche a te tutto il bene che c'è
una vita di serenità.
Se ti prende l'allegria non stupirti sorridi
è il cuore che parla con te.
E' qualcosa di speciale che non puoi fermare
accade ogni volta che...
 
E' Natale... Merry Merry  Christmas.
 
C'è una stella nel cielo, in questo mondo
incantato la sua luce farà, ogni cosa brillerà
ed il cuore ti riscalderà....
 
Tanti auguri a te.
  
                       A. D'Ambrosio A. Gobbi.



lunedì 19 dicembre 2005

Caro Gesù Bambino...

auguri natale
Caro Gesù Bambino,
ti scrivo questa lettera alla vigilia della tua nascita.
 
E' passato tanto tempo da quando bambino ti chiedevo
il mio gioco preferito come regalo di Natale mettendo
la letterina sotto l'albero addobbato di luci e tante stelline.
Oggi come allora ho tante cose da chiederti,
e se puoi ascoltami.
 
Ti chiedo un regalo non materiale per poterci giocare ma
un tuo gesto come dare un pò di sollievo per chi soffre,
per chi ha perso un figlio, per chi ha scoperto di essere ammalato,
per chi si prepara all'incontro con te... ti chiedo il sollievo della fede,
perchè la fede l'unica forza che l'uomo ha bisogno.
  
Per chi muore a causa della fede in te,
e quelle persone che sono schiave del peccato,
e per chi non si decide ancora per il tuo Vangelo:
libera l'uomo da ogni persecuzione di guerra.
  
Caro Gesù Bambino, sono molte le cose che dovrei chiederti
ma non sono più come i giocattoli, sono più impegnative,
quindi mi fermo qui.
  
L'umanità ha bisogno di te, Figlio di Dio,
dolce presenza nella tua Chiesa del vero Amore che libera e salva,
solo così il Natale ritornerà ad essere la festa della vita
che farà rifiorire la speranza di un altro mondo possibile,
un mondo migliore e di pace.
  
                                                  pulvigiu.

sabato 17 dicembre 2005

Quando siamo capaci.



Quando siamo capaci di amare noi stessi,
stiamo già proteggendo e nutrendo la società.
Quando siamo capaci di sorridere,
quando siamo in pace, in quel momento
c'è già un cambiamento nel mondo.
 
                                      Thich Nhat Hanh.
    
Buon fine settimana nell'attesa del Natale
  
                                             pulvigiu.


martedì 13 dicembre 2005

Per Lucia.



Buona sera quando arriverai
ti toglierai l'inverno e lo appenderai
avai due braccia grandi come una foresta
e la quiete dopo la tempesta.
Per Lucia ritrovare il foglio più bianco e poi cominciare
io vorrei per esempio legarle i capelli con un filo di vento
per Lucia ci sarà la luna più piena ma non basterà, io vorrei
continuando un mare di grano per cullarla ogni tanto.
Buona notte quando spegnerai
indosserai le stelle e sognerai
avrai un mare calmo dove navigare
e un silenzio quando vuoi parlare.
Per Lucia delicata sarò la sua ombra disegnata per strada
io vorrei per esempio aprirle le porte che chiudono il mondo,
con Lucia basta poco ti riempie da sola il giorno più vuoto
io vorrei cosi tanto ridarle il sorriso sul viso un pò stanco.
Oltre il muro che cosa c'è
trattieni il fiato e poi salta verso me
apriremo il cielo con le mani.
Per Lucia lunga vita e acqua di fiume per ogni ferita
io vorrei luci accese la festa più grande per tutto il paese,
per Lucia spaventata che questa mia penna diventi una spada
con Lucia al mio fianco che la storia continui nella pagina accanto.
 
" A tutte le donne di nome Lucia"
 
                                                 Vincenzo Spampinato.

domenica 11 dicembre 2005

Io vorrei essere...

colibri5.jpg

Luce di luna
per brillare nella notte
degli amori incompresi.
Silenzio
per far calare le voci
che assordano il cuore.
Essere alba
per costruire un giorno
con più felicità.
Luce
per quelli che vivono
nell'oscurità.
Notte
per accarezzare quelli che
lottano durante il giorno.
Vita
perché rinascano
quelli che stanno morendo.
Lacrime
per far piangere
i cuori insensibili.
Sorriso
per dolcificare
le labbra degli amareggiati.
Amore
per unire le persone
e dir loro che a fatica
sono uno di loro.

In realtà cari amici
io vorrei solo essere
un piccolo colibrì
per entrare dalla vostra finestra,
darvi un bacio o un abbraccio
e lasciare che abbiate un bella giornata!

Gabriel.

mercoledì 7 dicembre 2005

Ho acceso un lume.



Ho acceso un lume, stasera,
e l'ho messo alla mia finestra.
Ho acceso un lume per rischiarare le lunghe notti
di questo freddo inverno,
perchè sia una tremula fiamma di speranza
scorgendolo da lontano.
Ho acceso un lume stasera,
per riscaldare i cuori raggelati
di chi non sa amare.
Ho acceso un lume per chi cerca amore sincero
ed ora saprà dove trovarlo.
Ho acceso un lume e l'ho messo alla finestra,
perchè vengano a me le anime perse,
e le anime sole, e trovino rifugio e
calore e comprensione.
Ho acceso un grande lume per i bimbi mai nati,
e per quelli offesi dalle prepotenze dei grandi,
così sapranno che c'è qualcuno
che li potrà proteggere e amare.
Ho acceso un lume per te, mamma,
e per voi, miei cari amici bloggers, che mi amate
ormai da lontano, perchè sappiate che è sempre
vivo in me il vostro ricordo.
  
                                    Dolceluna.

sabato 3 dicembre 2005

A Babbo Natale.



Caro Babbo Natale,
se esisti davvero ti chiedo il mio desiderio di esaudirlo.
Fa che per queste feste nessuno sia solo, che abbia
un sorriso, una carezza ed un dono.

Stelle cadenti e tutto si avvera su queste mani vorrei...
Fa che ogni noia diventi avventura, sparisca ogni
nostra paura,
Fa che ogni treno non parta ma torni, niente
più addi ma soltanto incontri, fai tacere per sempre
il cannone e ogni bimbo abbia un prato ed un pallone.
E quando il cielo verrà a chiamarci,
inventa qualcosa per trattenerci.

E per finire ricordati questo:
non cestinarmi e rispondimi presto.

                                  Vincenzo Spampinato e i Rondo Veneziano

martedì 29 novembre 2005

Pace al mondo e ai bambini.



 Pace a tutti! Pace al mondo!
 Che ogni cuore sia giocondo!
 Pace, vale più dell'oro
 quando c'è gioia e lavoro.
 
 Oh che bella meraviglia
 se la pace c'è in famiglia!
 Papà, mamma ed i bambini,
 dai più grandi ai più piccini.
 
 Pace in tutte le contrade!
 Ai bambini delle strade
 pur se discoli e monelli!
 Sono tutti miei fratelli.
   
 Pane, pace ed allegria
 che il Signore a tutti dia!
 Che le guerre, pianto e brace,
 più non siano, che sia PACE!
   
                           Berardino.

domenica 27 novembre 2005

La lacrima.



E' solamente il segno
la traccia lasciata
da una lacrima
un breve sentiero
che dagli occhi
scende sulla guancia.
Un luccichio e una carezza
la linfa di un'emozione
il tocco leggero lasciato
da un momento speciale.
 
Aspetta, non l'asciugare.
Fammi appoggiare le labbra
la catturo e la conservo,
regalami il suo sapore
lasciami questo momento
dividilo con me.
Donami il frutto delicato
di un tuo sospiro d'amore.
  
                  Paolo Carbonaio.

mercoledì 23 novembre 2005

Chiamatemi per nome.



Non voglio essere conosciuto per cio' che non ho,
ma per quello che sono: una persona come tante altre.
Chiamatemi per nome.
Anch‘ io ho un volto, un sorriso, un pianto, una gioia
da condividere. Anch'io ho pensieri, fantasia, voglia di volare.
Chiamatemi per nome.
Non piu' portatore di handicap, disabile, handicappato,
cieco, sordo, cerebroleso, spastico, tetraplegico.
Forse usate chiamare gli altri "portatore di occhi castani"
oppure "inabile a cantare"? O ancora: "miope e presbite"?
Per favore. Abbiate il coraggio della novità.
Abbiate occhi nuovi per scoprire che, prima di tutto, io "sono".
Al limite sono un portatore di "Valori",quale la dignita' e il diritto
alla vita, a cui sara' dato il modo di fruire della societa' e del mondo
in cui vivo,non come un vuoto a perdere,ma con il rispetto che
tutti dovrebbero avere per il creato,e soprattutto per se stessi.
 
                                                           Fern@nd@

lunedì 21 novembre 2005

All' amica.



Se potessi prendere un arcobaleno
lo farei proprio per te
e condividerei con te la sua bellezza
nei giorni in cui tu fossi malinconica.
Se potessi costruire una montagna,
potresti considerarla di tua piena proprieta',
un posto dove trovare serenita',
 
Se potessi prendere i tuoi problemi
li lancerei nel mare...
Ma sto trovando che tutte queste cose
sono impossibili per me.
 
Non posso costruire una montagna
o prendere un arcobaleno luminoso...
ma lasciami essere cio' che so essere di piu'...
   
                    Un amico sempre presente.
  
Questo pensiero lo dedico a Patty (bloggandoquaela)
per la mia eterna amicizia.

giovedì 17 novembre 2005

Quella panchina.

1528477737.jpg

Là, su quella panchina
un uomo
ne è divenuto l'anima
Il viso fra le mani
i gomiti su ginocchia
i capelli mossi sulla fronte
e uno sguardo perso
E' solo quell'uomo
e il suo silenzio è sacro
nessuno osa disturbarlo
e gli passa accanto.
Dentro quegli occhi
c'è tutto un mondo
a fargli compagnia,
scintille brillano
tra le socchiuse ciglia
e un vacuo sorriso
è stampato sul suo viso.
E' quasi etereo,
guardarlo intenerisce
e  condiscendi
questo mondo che a te sfugge.
Dove sarà
ora?
Forse su un pianeta sconosciuto
o forse è solo lì
dov'è perché vede
quel che sfugge a te.

Gandalf.

martedì 15 novembre 2005

Vivere.

poesia
Ho voglia di perdermi
nel sorriso di un bambino,
negli occhi di chi è innamorato.
Ho voglia di riprendere
la mia vita tra le mani,
di vivere il mio destino
fino in fondo...
la vita e' troppo breve....
non voglio piu' lasciarmela
scorrere addosso
senza esserne parte attiva...
Ho deciso..voglio vivere...
  
                      Angela Do.

domenica 13 novembre 2005

Nella nebbia.



Strano, vagare nella nebbia!
E' solo ogni cespuglio ed ogni pietra,
né gli alberi si scorgono tra loro,
ognuno è solo.
Pieno di amici mi appariva il mondo
quando era la mia vita ancora chiara;
adesso che la nebbia cala
non ne vedo più alcuno.
Saggio non è nessuno
che non conosca il buio
che lieve ed implacabile
lo separa da tutti.
Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è solitudine.
Nessun essere conosce l'altro
ognuno è solo.
 
                      Herman Hesse.

venerdì 11 novembre 2005

Pillole di saggezza.



Meglio avere la siringa piena che la moglie drogata
Gallina vecchia si fa il lifting
Tanto va il lardo al gatto che ci lascia lo zampone
Meglio una gallina oggi che fa l'uovo anche domani
Il danaro non è tutto, ci sono anche i diamanti
Al cuor non si comanda, Ma se non obbedisce, trapiantalo
Beati gli ultimi se i primi sono onesti
Non fare oggi quello che potresti fare dopodomani
Occhio per occhio sessantaquacchio
La salma è la virtù dei morti
Can che abbaia lo sbattono fuori dal condominio
La gatta frettolosa fece i gattini ciechi; quella lenta finì sotto una macchina.
Volere è potere, volare è potare!
L' uomo è il capo della famiglia,
ma la donna è il collo e muove il capo dove vuole.
L' imbecille cade sulla schiena e si sbuccia il naso.
Non esistono donne brutte. Dipende solo da quanta vodka bevi.
Partire è un pò morire, ma morire è partire un pò troppo...
Rosso di sera, hanno riacceso la ciminiera
Russo di sera, cecchino gli spara
Tra il dire e il fare c è di mezzo -e il-
L'ormone fa la forza
Tanto va la grana al lardo che la lascia al secondino
Meglio sordi che R.A.I.
Chi invita paga, e i conti sono suoi
Chi dice gonna dice panno
Rode bene chi rode ultimo
Chi dorme non figlia pesci
Chi tardi arriva è già a metà dell opera
Chi la fa tiri la catena
Meglio un culo di gelato che un gelato nel culo
Meglio soli che.... soli soli!
Cielo a catinelle, piovon pecorelle
La gente non impari mai di conoscerla!
Chi vuole intendere INTENDA, gli altri in ROULOTTE !
Meglio una donna oggi che un uomo domani!
La mano nella mano... il coso nella mano... la cosa nella mano...
il coso nella cosa... da cosa nasce cosa!

                                           Prese dal web.

martedì 8 novembre 2005

Le donne.



Siete un universo da scoprire
attimo dopo attimo
ogni istante con voi
è qualcosa di unico.
È come un dono
e bisogna viverlo come tale
ed è questo
che vi rende speciali e uniche
al punto, da non poter fare a meno di voi
qualsiasi sia la vostra età.
 
                         Emanuele.

sabato 5 novembre 2005

Il treno della vita.

treno della vita.jpg
Qualche tempo fà ho letto un libro, dove la vita  veniva paragonata
ad un viaggio in treno. Una lettura molto interessante.

La vita è come un viaggio in treno:
Spesso si sale e si scende, ci sono incidenti, a qualche fermata
ci sono delle sorprese piacevoli e a qualcun'altra profonda tristezza.
Quando nasciamo e saliamo sul treno, incontriamo persone,
in cui crediamo, che ci accompagneranno durante buona parte
del nostro viaggio: i nostri genitori. 
Capita spesso che loro scendano in una stazione prima di noi
lasciandoci un grande vuoto in termini di amore e affetto,
senza più la loro amicizia e compagnia.
Ma altre persone salgono sul treno; e qualcuna sarà per noi molto
importante, sono i nostri fratelli e sorelle, i nostri amici e tutte le
persone meravigliose che amiamo, e qualcuna di queste persone
che sale, considera il viaggio come una breve passeggiata.
Altri trovano, invece, una grande tristezza nel loro viaggio.
E poi ci sono altri ancora, sul treno, sempre presenti e  sempre
pronti ad aiutare coloro che ne hanno bisogno, qualcuno lascia,
quando scende, una nostalgia perenne...
Ci sorprende che qualcuno dei passeggeri, a cui vogliamo più bene,
si segga in un altro vagone e che in questo frangente
ci faccia fare il viaggio da soli. Allora facciamo in modo di trovarlo
spingendoci alla sua ricerca negli altri vagoni del treno.
Purtroppo, qualche volta, non possiamo accomodarci al suo fianco,
perché il posto vicino è già occupato.

Così è il viaggio: pieno di sfide, sogni, fantasie, speranze e addii...
Cerchiamo di compiere il ns. viaggio nel miglior modo possibile.
Il grande mistero del viaggio è che non sappiamo
quando scenderemo definitivamente, e tantomeno quando
i nostri compagni di viaggio lo faranno;
neanche colei (o colui) che sta seduta (o) proprio vicino a noi.
Mettiamocela tutta per lasciare, quando scendiamo, un posto vuoto, che
trasmetta nostalgia e bei ricordi in coloro che proseguono il loro viaggio. 

A tutti coloro, che fanno parte del "mio treno" auguro...


BUON VIAGGIO!

Autore anonimo.

mercoledì 2 novembre 2005

La luce del sorriso.

poesia
Un sorriso non costa nulla,
ma vale molto.
Arricchisce chi lo riceve
e chi lo dona.
Non dura che un istante,
ma il suo ricordo è talora eterno.
Nessuno è così ricco
da poterne fare a meno
Nessuno è così povero
da non poterlo donare.
In casa porta felicità,
nella fatica infonde coraggio.
Un bene che non si può comperare,
ma solo regalare.
Se Voi incontrerete chi un sorriso non vi sa dare,
donatelo Voi.
Perché nessuno ha tanto bisogno di un sorriso,
come colui che ad altri donarlo non sa.
  
                                                            F.Faber.


Il mio sito: http://www.pulvigiu.net

lunedì 31 ottobre 2005

La festa dei morti.

Festa dei morti.jpg

In Sicilia il 2 novembre non è la Commemorazione dei defunti,
bensì "La Festa dei Morti"

Alla fine del mese di ottobre i Siciliani si preparano a
festeggiare la Festa dei Morti.
E' una ricorrenza particolare per la gioia dei bambini
ai quali i genitori fanno credere che, se sono strati
bravi e hanno recitato le preghiere riceveranno dei doni.
Nel resto del mondo a portare i regali ai bambini
sono Babbo Natale, la Befana o al massimo Santa Claus,
in Sicilia invece i regali non possono che portarli i loro morti.

Come vuole la tradizione siciliana, la sera prima i bimbi
vanno a letto con la speranza d'essere ricordati da nonni
e familiari trapassati. Sul tardi i genitori preparano le "ceste"
con i dolci tipici della festa (al posto dei dolci talvolta
i bambini ricevono anche in regalo scarpe, maglioni, giocattoli)
e li nascondono nei punti più reconditi dell'abitazione.

La mattina del 2 novembre, i bambini s'alzano già pronti
per iniziare la caccia al tesoro in giro per la casa,
dopo avere recitato la supplica:
Infatti i morti non mettono mai i doni a vista ma li nascondono
abilmente, talvolta camuffandoli in maniera irriconoscibile.
Poi, sotto il letto o dietro i libri posti su uno scaffale
o in un armadio, o in uno dei cento altri posti possibili,
i doni vengono trovati.

Alla fine del gioco, si va al cimitero a portare
fiori ed accendere grossi ceri e lumini
accanto alle lapidi dei parenti passati a miglior vita.
Raro è vedere qualcuno che piange, sono tutti sereni
e sorridenti, perché il 2 novembre è la Festa dei Morti.

I nostri parenti defunti sono tornati a trovarci
e lo rifaranno l'anno prossimo.

Nessuna meraviglia se in ogni città o paesino della Sicilia
si faccia paradossalmente gran festa:
scuole chiuse per almeno due giorni, grandi luminarie,
bancarelle ovunque stracolme di giocattoli e,
in qualche caso come a Palermo e a Catania, una grandiosa
"Fiera dei morti" piazzata al centro della città.

Lo scopo della fiera è quello di comprare
i giocattoli e dolci ai bambini.

sabato 29 ottobre 2005

Ridi pagliaccio!

pagliaccio.jpg

Abbiamo danzato.
Noi, poveri menestrelli,
danzato!
Ballato al suono di un piccolo violino
di legno antico,
senza pensare, mai!
Ci hanno messo addosso vestiti colorati,
come quelli del sole.
Alla fine del ballo ci hanno truccato:
Visi bianchi,quasi tutti!
Poi gocce di lacrime dal colore nero
per completare le nostre finte smorfie di dolore.
Gli occhi erano allegri allora?!
Atavici sguardi abbiamo messo in scena,
da soli!
Recitavamo nel cuore di un teatro
abbandonato...il mondo!
Desolazione di noi attori.
Tutti sperduti tra le foglie dal colore verde finto.

Tutto è finto...finzione!
Ridi pagliaccio!...entra in scena!
Versa una lacrima per poi struccarti.

Pagliaccio...come noi!
Cerca l'applauso!!!

Alessandro Gioia.

mercoledì 26 ottobre 2005

Bella persona.

poesia
Qualche volta ti hanno detto
che sei una persona molto speciale?
Che la luce che emetti può  incendiare una stella?
Qualche  volta ti hanno detto
come fai sentire importanti gli altri?
Qualcuno qui sorride per questo amore così reale.
Qualche volta qualcuno ti ha detto
che molte volte quando era triste,
le tue e-mails lo hanno fatto sorridere un poco,
fino a rallegrarlo?
E condividendo con gli altri ciò che trovi, 
e non ci sono parole per ringraziarti.
Qualche volta, qualcuno ti ha detto
quanto ti apprezza?
Credo che senza un amico una persona perda  molto.
 
Non confondere un amico con un conoscente
C'è  differenza!
E' importante l'attenzione verso gli altri.. 
  
                                              Franca.

lunedì 24 ottobre 2005

Ti auguro tempo...



Non ti auguro un dono qualsiasi.
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo,  per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene,  potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo,  per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stesso,  ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo,  non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo,  non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull'orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere,  per maturare.
Ti auguro tempo,  per sperare nuovamente e per Amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.
   
                                        Poesia indiana.

venerdì 21 ottobre 2005

L'amore visto dai bambini.





Da interviste fatte alla materna e alle elementari.
 
  
L'amore è:

 
L'amore è quando esci a mangiare e dai un sacco di
patatine fritte a qualcuno senza volere che l'altro le dia a te.
(Gianluca, 6 anni)
 
Quando nonna aveva l'artrite e non poteva mettersi
più lo smalto, nonno lo faceva per lei anche se aveva
l'artrite pure lui. Questo è l'amore.  (Rebecca, 8 anni)
  
L'amore è quando la ragazza si mette il profumo, il ragazzo
il dopobarba, poi escono insieme per annusarsi. (Martina, 5 anni)
 
L'amore è la prima cosa che si sente, prima che arrivi la cattiveria.
(Carlo, 5 anni)
  
L'amore è quando qualcuno ti fa del male e tu sei molto arrabbiato,
ma non strilli per non farlo piangere. (Susanna, 5 anni)
  
L'amore è quella cosa che ci fa sorridere quando siamo stanchi.
(Tommaso, 4 anni)
  
L'amore è quando mamma fa il caffè per papà e lo assaggia prima
per assicurarsi che sia buono. (Daniele, 7 anni)
 
L'amore è quando una donna vecchia e un uomo vecchio sono
ancora amici anche se si conoscono bene. (Tommaso, 6 anni)
  
L'amore è quando mamma dà a papà il pezzo più buono del pollo.
(Elena, 5 anni)
   
L'amore è quando il mio cane mi lecca la faccia, anche se l'ho
lasciato solo tutta la giornata.  (Anna Maria, 4 anni)
  
Non bisogna mai dire "Ti amo" se non è vero.
Ma se è vero bisogna dirlo tante volte. Le persone dimenticano.
(Jessica, 8 anni).

"Se fosse questo il vero amore, il mondo andrebbe 
verso la luce di un ideale comune."


mercoledì 19 ottobre 2005

Confusione del mio cuore.



Quanta confusione ogni volta
nelle parole da scegliere
per te che scuoti
sempre il mio cuore
come un frutto generoso 
che interpreta il sapore
delle mie debolezze
consumate nelle ansie
del prossimo contatto
nell'incertezza di quei battiti
che inseguono affannati
schegge di ricordi
mentre scivolano via
nella pungente malinconia
di questa invadente solitudine.
  
                                 kruger.

lunedì 17 ottobre 2005

I sementi...

stradafiorita-vi.jpg

Un uomo abitava in una grande città e lavorava in
una fabbrica e tutti i giorni faceva cinquanta minuti
di bus per andare a lavorare.
Alla fermata seguente entrava una signora che cercava
sempre di sedersi vicino al finestrino.
Lei apriva la borsa, estraeva un pacchetto e passava tutto
il viaggio buttando qualcosa fuori dal bus.
La scena  si ripeteva sempre ed un giorno, curioso, 
l'uomo le chiese cosa buttasse dal finestrino.
Butto sementi! - rispose.
Sementi? Sementi di che?
Di fiori. É che io guardo fuori e la strada é talmente  vuota... 
Mi piacerebbe viaggiare vedendo fiori colorati
per tutto il cammino. Immagina come sarebbe bello!
Ma i semi cadono nell' asfalto, é schiacciati dai  pneumatici
delle auto, divorati dai passeri, lei pensa che questi fiori
possano nascere sul bordo della strada?
Lo penso, figlio mio, anche se molti si perderanno,
alcuni vi finiranno cadendo a terra e col tempo germoglieranno.
Anche così...potranno crescere?  Hanno bisogno di acqua...
Ah, io faccio la mia parte, sempre ci sono giorni di pioggia,
se io non butto i semi, questi fiori non potranno nascere.
Dicendo questo, la vecchietta si girò verso il finestrino
aperto e ricominciò il  suo "lavoro".
L'uomo scese poco dopo,pensando che
la signora già era un pò "demente".

Il tempo passò.

Un giorno, nello stesso bus, seduto al finestrino,
l'uomo sollevò il viso per guardare  fuori
e vide fiori nel bordo della strada... Molti fiori...
L'uomo si ricordò della vecchietta, e chiese al bigliettaio
del bus, che conosceva tutti.
La vecchiettache spargeva i semi, dov'é?                                               
Morì di polmonite il mese scorso.
L'uomo tornò al suo posto e continuò a guardare
il paesaggio fiorito dal finestrino, e capì quello
che la vecchietta aveva fatto: anche se non era lì a contemplare
i fiori che aveva piantato, la vecchietta doveva essere felice.
Alla fine, aveva dato un regalo meraviglioso alla gente.

Il giorno seguente, l'uomo entrò nel bus, si sedette vicino al finestrino
e tirò fuori un pacchetto di sementi dalla tasca...


Che bel messaggio, no? Butta anche tu i tuoi semi...
Poco importa se non vedrai i fiori!

Testo trovato nel web.

venerdì 14 ottobre 2005

Felicità...



E crescendo impari che la felicita' non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori
si combatte il mondo per uscirne vittoriosi..
la felicita' non e' quella che affannosamente si insegue credendo
che l'amore sia tutto o niente
... non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che
esplodono fuori con tuoni spettacolari..
La felicita' non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere
mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicita' e' fatta di cose piccole ma preziose.
E  impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicita',
che bastano le note di una canzone, che basta il muso del tuo gatto
o del tuo cane per sentire una felicita' lieve, ...e impari che la felicita'
e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che
in sordina allagano il cuore.
Impari che il mare puo' aprirti il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il
sole fare brillare gli occhi,... e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto.
Che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere
all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri,
e impari che c'e' felicita' anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi
pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
 
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicita'. 
  
                                                            Anonimo.

martedì 11 ottobre 2005

Com’è bello il mio gattino.



Com'è bello il mio gattino,
tutto nero e vellutato,
ha una macchia sul visino,
come fosse incipriato.
Ha due baffi, che baffoni,
e gli occhietti, che bricconi!
Per dormir nella cucina
ha una cesta piccolina
dove dentro la bambagia
lietamente egli si adagia.
Ma appena spunta il giorno,
al mio letto corre intorno
e col debole vocino,
mi saluta il birichino.
 
                          Dany.
 
Al mio gatto Ale,
                 "un mio caro amico."

domenica 9 ottobre 2005

Tutte le donne del mondo.



Se questa notte qualunque diventasse qualcosa di più
basterebbe poco sai che ci fossi anche tu,
se la mia strada di buchi e di sassi diventasse un tappeto per me
basterebbe poco sai che portasse da te.
Amore mio, quante mani ci toccano nessuna poi fino l'anima
amore mio , quanti occhi ci spogliano e poi all'inverno ci lasciano
amore mio...
Tutte le donne del mondo, io più le stringo e più abbraccio
il vento senza di te, cammino sopra il fuoco di un segreto
più vado avanti e più ritorno indietro.
Tutte le donne del mondo, più aprono le ali più volo
in fondo senza di te, ho perso il mare ho perso il grande oriente
e parlo, parlo ma non dico niente.
Se questi fili di pioggia come funi mi tirassero sù
basterebbe poco sai che ci fossi anche tu
se questo enorme silenzio diventasse un'orchestra per me
basterebbe poco sai che parlassi di te.
Amore mio, qui le strade ci uniscono e invece le parole dividono
amore mio, qui le stelle ci imbrogliano e poi i dei non esistono
amore mio...
Tutte le donne del mondo, io più le stringo e più abbraccio
il vento senza di te, cammino sopra il fuoco di un segreto
più vado avanti e più ritorno indietro.
Tutte le donne del mondo, più aprono le ali più volo in fondo
senza di te, ho perso il cielo e adesso non mi oriento
e giro a vuoto e vivo senza abbento.
 
"Al grande amore perso che non torna più"
 
                                          Vincenzo Spampinato.

venerdì 7 ottobre 2005

Genitori.



Una giovane coppia entrò nel più bel negozio di giocattoli della città.
L'uomo e la donna guardarono a lungo i colorati giocattoli
allineati sugli scaffali, appesi al soffitto, in lieto disordine sui banconi.
C'erano bambole che piangevano e ridevano, giochi elettronici
cucine in miniatura che cuocevano torte e pizze.
Non riuscivano a prendere una decisione.
Si avvicinò a loro una graziosa commessa.
"Vede", spiegò la donna, "noi abbiamo una bambina molto piccola,
ma siamo fuori casa tutto il giorno e spesso anche di sera".
"E' una bambina che sorride poco", continuò l'uomo.
"Vorremmo comprarle qualcosa che la renda felice",
riprese la donna, "anche quando noi non ci siamo...
Qualcosa che le dia gioia anche quando è sola".
"Mi dispiace", sorrise gentilmente la commessa.
 
"ma noi non vendiamo genitori".

mercoledì 5 ottobre 2005

Quell'incontro...



"Gli incontri più importanti sono già combinati
dalle anime prim'ancora che i corpi si vedano.
Generalmente, essi avvengono quando arriviamo
a un limite, quando abbiamo bisogno di morire e
rinascere emotivamente. Gli incontri ci aspettano,
ma la maggiorparte delle volte evitiamo che si
verifichino. Se siamo disperati, invece, se non abbiamo
più nulla da perdere oppure siamo entusiasti della vita,
allora l'ignoto si manifesta e il nostro universo cambia rotta"
   
                                                   Paulo Coelho.

lunedì 3 ottobre 2005

La vita...

galleria-vi.jpg
La vita è come un quadro nel quale
tu sei il pittore e l'artista, che insieme formano
con il tempo un capolavoro.
All'inizio è solo un insieme di linee e cerchi
.. poi ....
i contorni si delineano, si mischiano ..
e tutto prende forma!
Ma,
come tutti i quadri anche la vita è preziosa
.. va completata dagli altri e negli anni
può perdere il suo splendore, la sua magia...
 
Un bravo pittore sa tener bene il proprio quadro
... e così tu padrone della tua vita,
puoi cambiarla e modificarla come e quando vuoi ...
ma.........
ricorda che è una sola e come tale
... va vissuta   IN PIENO!!!!!
 
                                                      CloMitica.

venerdì 30 settembre 2005

L'uomo e il mare.

bimboinspiaggia-vi.jpg

Uomo libero, tu amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio; contempli la tua anima
nello svolgersi infinito della sua onda,
e il tuo spirito non è un abisso meno amaro.
Ti piace tuffarti nel seno della tua immagine;
l'accarezzi con gli occhi e con le braccia e il tuo cuore
si distrae a volte dal suo battito.
Al rumore di questa distesa indomita e selvaggia
siete entrambi tenebrosi e discreti.
Uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi,
o mare, nulla conosce le tue intime ricchezze
tanto siete gelosi di conservare i vostri segreti!
E tuttavia ecco che da innumerevoli secoli
vi combattete senza pietà né rimorsi,
e sarà sempre cosi perchè volete
conservare i vostri segreti!

Baudelaire.

mercoledì 28 settembre 2005

Autunno, sei arrivato...



Autunno, è il tempo che le
foglie lasciano gli alberi,
le notti sono più lunghe
ed il ricordo dell'estate è
ancora vivo in me.
La rondine che stava sotto
il mio tetto se ne andata,
ma tanto so tornerà in primavera,
lei si che torna perchè sa che l'aspetto.
 
Autunno, lo vedremo passeggiare
trascinandosi l'estate,
piangendo lentamente
gocce di pioggia,
scrosciando sulla terra
rugosa e secca
di cui si nutre un sole spento.
 
Autunno, sei arrivato,
me ne accorgo dal mio gatto
che ama di più stare in casa
alla ricerca di una carezza
che non gli farò mancare.
   
                       pulvigiu.

domenica 25 settembre 2005

Ciao luna.

luna.jpg

Ciao Luna...
Perché mi volti le spalle?
Forse non vuoi che io cavalchi
il mio sogno in questa notte
piena di stelle.
Oppure non c'è posto
per me, nella tua fantasia.
Io sono quello che tutte le sere
si affaccia alla finestra e prima
di andare a dormire ringrazia
chi ha dipinto il cielo di notte.
Ciao Luna...
non essere triste voltati
per un attimo solo
guarda nei miei occhi
e ti accorgerai...
di quanto sei bella..

Giammarco De Vincentis.

venerdì 23 settembre 2005

Le frasi da non dire...



Le frasi da non dire.
durante un'operazione chirurgica....


1) Bobi! Restituisci quella roba! Brutto cane cattivo!

2) Meglio tenerlo da parte. Ci servirà per l'autopsia.

3) Aspetta, se questa è la milza, cos'è questo?

4) Oh no! Ho appena perso il mio Rolex.

5) Oops! Qualcuno è mai sopravissuto a 500ml di questa roba?

6) Ecco che la luce va via ancora...

7) Sai... si fanno molti soldi con i reni... e questo tizio ne ha due.

8) State tutti indietro! Ho perso una lente a contatto!

9) Puoi far smettere di battere quella cosa? Mi toglie la concentrazione.

10) Cosa ci fa questa cosa qui?

11) Grande! Ora puoi far calciare questa gamba?

12) Bene ragazzi, questo sarà un esperimento per tutti.

13) Oops! Il pavimento è pulito, vero?

14) Hic! Hic! Hic!

15) Bene, ora fotografa da questa parte. Questo è proprio uno scherzo della natura.

16) Questo paziente ha già avuto dei bambini, vero?

17) Infermiera, il paziente ha firmato il foglio per la donazione degli organi?

18) Non preoccuparti. Penso che sia abbastanza tagliente.

19) Cosa significa, "Voglio il divorzio"!?!

20) FUOCO! FUOCO! Tutti fuori!

21) Cavolo! Manca la pagina 47 del manuale!

22) Cosa significa che non era qui per un cambiamento di sesso?


martedì 20 settembre 2005

Per sempre giovane....



La giovinezza non è un periodo della vita,
è uno stato d'animo
che consiste in una certa forma della volontà,
in una forza emotiva;
nel prevalere dell'audacia sulla timidezza
e della sete dell'avventura sull'amore delle comodità.
Non si invecchia per il semplice fatto di aver vissuto
un certo numero di anni,
ma solo quando si abbandona il proprio ideale.
Se gli anni tracciano i loro solchi sul corpo,
la rinuncia all'entusiasmo li traccia sull'anima.
La noia, il dubbio, la mancanza di sicurezza, il timore e  la sfiducia,
sono lunghi anni che fanno chinare il capo
e conducono lo spirito alla morte.
Essere giovani significa conservare a sessanta o settant'anni
l'amore del meraviglioso,
lo stupore per cose sfavillanti e per i pensieri luminosi
la sfida intrepida lanciata agli avvenimenti,
il desiderio insaziabile del fanciullo per tutto ciò che è nuovo,
il senso del lato piacevole e lieto dell'esistenza.
Voi siete:
giovani come la vostra fiducia / vecchi come la vostra sfiducia,
giovani come la vostra sicurezza / vecchi come il vostro timore,
giovani come la vostra speranza / vecchi come il vostro sconforto.
Resterete giovani finchè il vostro cuore saprà ricevere
i messaggi di bellezza, di audacia, di coraggio,
di grandezza e di forza che vi giungono dalla terra,
da un uomo o dall'infinito.
Quando tutte le fibre del vostro cuore si saranno spezzate
e su di esse si saranno accumulati
le nevi del pessimismo e il ghiaccio del cinismo,
è solo allora che diverrete vecchi.
    
                                             Samuel Ulman

domenica 18 settembre 2005

Giulia.

Queste belle parole sono dedicate a Giulia, una dolce
ragazza che nel mese di febbraio ha lasciato questa
vita terrena per volare via nel cielo.
Ho desiderato tanto postare queste parole che
mi hanno infranto il mio cuore nel leggerle.
  
Giulia.


  


Ogni parola ha il suo valore,
il suo significato,
il suo perché.
Quante di queste parole sono state:
dette,
sentite,
mal interpretate,
nascoste,
urlate.
Ma la parola che sempre ripetevi era
l'amore.
Verso il tuo eterno fiore,
verso le piccole cose.
Dette inutile dai più,
ma che per tè erano grandi.
Ricordo il tuo viso sincero e furbo, 
le tue battute scarne e inascoltate,
ma con l'amore riuscivi a farti voler bene.
Le tue preghiere alla Grande Madre,
le affidavi la protezione di tutti e trovavi la forza d'andare avanti.
Ma,
qualcuno dal cuore di ghiaccio ha infranto il tuo sogno.
Mentre mi stavi lasciando tenevo la tenera tua mano,
che grande regalo m'hai fatto.
Il Paradiso dicevi dev'essere come le fiabe.
Tutto bello,
candido,
eterno,
un'arcobaleno di colori.
Lo vedrai è bellissimo.
Hai trovato la tua pace,
ed in dono due candide ali ti sono state date.
Aprile.
Ora hai finalmente trovato la Libertà.
Vai Giulia.
Vola."


                                                                       Tuo fratello... Granatello Mario

martedì 13 settembre 2005

Si aprono le porte del museo.



Il Museo del blog sta per aprire le porte.
 
Invito tutti ad assistere ai meravigliosi spettacoli
che la redazione sta preparando per il grande evento.
Qui sotto troverai il link della redazione dove ti puoi
recare nella sede che ospita appunto la redazione,
perche' da questo blog partiranno tutte le richieste e
tutto quello che ruota intorno al blog Museo.
La galleria ufficiale non e' quella ovviamente,
ma c'e' ancora un grande segreto su questo,
qualcuno mi ha detto che e' spettacolare.
 
Aggiungo anche: che sarà un evento che rimarrà
indelebile nella nostra storia di bloggers.
 
Prendiamo insieme questo treno che ci porti
via in questo viaggio, un viaggio spettacolare.
 
Un caro ed affettuoso saluto da pulvigiu.
 
                Il link: Redazione

lunedì 12 settembre 2005

Il silenzio delle donne di Bagdad.



Quando è importante fare silenzio . . .
Quando ti sembra di sentire il rumore di un passo
che potrebbe essere per te,
per i tuoi figli,
per il tuo uomo . . .
e ti nascondi il viso.
Quando senti lo strappo di una sicura
e noi sai se il tuo uomo è con te a subire
o altrove ad attaccare.
Quando senti il terreno tremare
per quei cingoli maledetti:
"Ti vogliamo liberare, donna"
ma ti fanno solo crepare,
crepare te,
i tuoi figli,
il tuo popolo,
con il silenzio dell'acqua che non scorre più,
il silenzio dell'arte violentata,
il silenzio delle grida soffocate. . .
Il silenzio . .
Se quegli uomini
invece di gridare la loro ipocrita onnipotenza, fossero stati in silenzio,
e avessero saputo ascoltare,
nella tua città e nel mondo,
la voce di chi in silenzio soffre
e non con l'attacco
ma con il cuore,
se fosse stato vero,
avessero umilmente ascoltato
e insieme parlato
e programmato aiuti veri . . .
E non per occupare
ma per condividere,
e avessero saputo rinunciare
al troppo che è loro
per donare il giusto a te che hai bisogno...
ecco, allora avrei creduto nell'uomo
e in silenzio avrei pregato,
avrei ascoltato.
Ora non più. 
  
                  Mighetto Ivana.

sabato 10 settembre 2005

11 Settembre.



A tutti coloro che sono morti quel mattino.
I passeggeri e i piloti della United Air e della A A Flüge, gli impiegati
del World Trade Center e del Pentagono, tutti i testimoni e i passanti
innocenti. La preghiera si rivolge agli amici e alle famiglie dei morti:
 
Se sapessi che è l'ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti,
ti rimboccherei meglio le coperte. e chiederei a Dio di vegliare sulla tua anima.
Se sapessi che è l'ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti abbraccerei
e ti bacerei per poi richiamarti per un altro bacio ancora.
Se sapessi che è l'ultima volta che sento la tua voce  registrerei ogni gesto
e ogni parola; così da poter rivedere, giorno dopo giorno.
Se sapessi che è l'ultima volta in cui posso fermarmi per un momento,
per dirti "Ti voglio bene" invece di andarmene, dato che lo sai che ti voglio bene.
Se sapessi che è l'ultima volta che posso essere lì, per passar la giornata con te,
perché sono sicuro che ci saranno ancora giorni in cui potremo farlo.
E così posso lasciar trascorrere questo. Ci sarà sempre una mattina
in cui commetteremo degli errori e in cui avremo bisogno di una seconda
possibilità per mettere a posto le cose.
Ci sarà sempre un altro giorno per dire "Ti voglio bene" e ci sarà sempre
un'altra possibilità per dire "Possono fare qualcosa per te?"
Ma nel caso avessi torto e ci fosse rimasto solo oggi, vorrei dirti che
ti voglio bene e che spero che non ci dimenticheremo mai...



Il Domani non è stato promesso a nessuno, giovane o vecchio, e oggi
potrebbe essere l'ultima possibilità che abbiamo di tenerci stretta la vita.
Così perché non fai oggi quello che rimandi a domani?
A volte Domani non arriverà mai, e ti pentirai profondamente di non esserti
preso del tempo,  per un sorriso, un abbraccio o un bacio e di essere stato
troppo occupato, per offrire a qualcuno quello che poi avrebbe espresso
come ultimo desiderio.
Ricordati dei tuoi cari oggi e sussurrargli nell'orecchio; dì loro, quanto li ami
e quanto li amerai sempre. Prenditi il tempo per dire "Mi dispiace"
"Ti prego ascoltami", "Grazie", o "È tutto a posto" e se non ci sarà nessun domani
non ti pentirai di quello che hai fatto oggi.

lunedì 5 settembre 2005

Ti cerco.

mani.gif.jpg

Tante volte cerco di immaginarti e tante volte
cerco di pensare con la tua testa.
Tante volte sei un libro aperto e
tante volte sei tante cose insieme:
pensieri, amori, dolori ansie.
Tante volte vorrei poterti toccare
tante volte vorrei poterti amare.
sentire la tua mente insinuarsi tra i miei
pensieri e sapere che è tutt'altro  un sogno
sapere che esisti, mi fa andare avanti.
Il bello della notte è sentire il tuo nome risuonare
tra le cavità del mio cuore,
sentire che la tua anima è più vicina a
me di quanto io pensi.
Non parlare guardami, nei miei occhi troverai
la strada per vedere nel profondo del mio cuore..
e li troverai la mia anima pronta a perdersi
in te per sempre.

Tabata.


SE PENSI AD UN SOGNO E LO CERCHI NEL CUORE
PUOI TROVARLO ALLA FINE DI QUESTO BUIO
E SE PENSI ALLA NOTTE COME AL TUO
INFERNO DA ESPIARE RICORDA CHE AL MATTINO... 
TROVERAI LA LUCE....

pulvigiu.

il mio sito: http://www.pulvigiu.net

venerdì 2 settembre 2005

Girotondo degli animali.



Gira, gira intorno alla Terra,
gli animali non fanno la guerra.
Gira, gira, vedrai che ti piace,
con gli animali puoi vivere in pace.
Il gattino miagola "Miao !",
tu accarezzalo e digli "Ciao !"
Non ci saranno più giorni bui
se ridi e scherzi insieme a lui.
La farfalla vola sui fiori,
riempiti gli occhi coi suoi colori,
poi guarda il mondo con allegria
e la tristezza se ne va via.
Il cagnolino ti lecca la mano,
poi abbaia piano piano.
Vuole giocare con la palla,
quella rossa, verde e gialla.
Quattro galline covan le uova,
le quinta vola (o almeno ci prova...).
Chi vola in alto è il bianco gabbiano:
volando in cielo guarda lontano.
Il pesciolino nuota nel fiume,
il pappagallo scuote le piume,
il grillo salta per il prato
e lo scoiattolo se n'è andato.
C'è un animale un po' prepotente
che grida forte e s'arrabbia per niente.
A volte litiga ed alza le mani,
dice "La pace la faccio domani!"
Gira, gira intorno alla Terra,
basta, Uomo, non far più la guerra.
Gira il mondo e vivi in pace,
gira, gira, vedrai che ti piace.
  
                         Elio Giacone.

martedì 30 agosto 2005

Cos'è l'Amore?



Non importa alcunché
chi veramente tu sia,
cosa fai, cosa dici o cosa pensi,
lo stesso ti amo donna,
ugualmente ti amo uomo.
L'Amore che mi pervade
amando i simili a me
porta gioia al mio cuore,
irradia luce ai miei occhi,
arreca pace alla mia mente.
  
                            Vincenzo Dolce.
 
Sicuramente il vero Amore lo conosce
chi lo crea, chi ama e non chi è amato.

sabato 27 agosto 2005

Emigrante.



La voglia di una vita migliore ti ha strappato dalla
terra dove sei nato, hai lasciato i primi passi e quei
giochi che si sono persi nel tempo.
Il destino ti ha portato tra volti sconosciuti una
lingua diversa e visi di ogni colore.
Ogni festa è un ricordo, dolce malinconico ma è
di gioia e tu cerchi nel cassetto le foto in bianco e nero
di parenti e amici che non ti ricordano piu'.
Quanta nostalgia nei giorni in cui ti manca il tuo papà
o la mamma e vorresti portargli un fiore,
per ricordargli che ancora tu ci sei.
Emigrante,
il cuore ti distingue da chi non sa apprezzare
la sua terra e il primo amore che non si scorda mai.
Buona vita emigrante di ogni terra a te che torni
al tuo paese con gioia e amore quando puoi,
a te che quando te ne vai versi lacrime
nascoste dai finestrini dei treni, mentre
la tua terra ti corre a fianco, come il saluto di chi
ti aspetterà ad ogni tuo ritorno. 
  
                            Giammarco De Vincentis

mercoledì 24 agosto 2005

Ciao Ambrogio Fogar.

E' morto stanotte nella sua casa di Milano l'esploratore e
scrittore Ambrogio Fogar, paralizzato da 13 anni dopo
un incidente durante una spedizione in auto in Asia.
 
In suo omaggio dedico il testo di una canzone che
il mio amico a fatto per lui.



Il vento e la stanza.

Non c'è vento in questa stanza.
E' l'inizio di un'altra giornata.
Si lo so che in questo mare
sono solo una goccia
mentre guardo passare la vita.
 
A volte nevica ancora
quando come un bambino
mi tolgono i vestiti
e mi sciacquano il viso.
 
Ero il numero uno, ma adesso
sento il cielo che mi pesa addosso così.
 
E vivo sperando di correre nel vento.
La scienza fa miracoli in questo tempo.
Certe notti ho un po' paura
e in fondo un po' lo spero
di non svegliarmi più.
 
E non è facile per niente
imparare a camminare solo sulle nuvole.
Ma la tragedia è poi tornare.
 
Ero il numero uno e adesso
Muovo gli occhi ma mi stanco presto.
Sembra impossibile anche a me.
 
E vivo sperando di correre nel vento,
la scienza fa miracoli in questo tempo.
C'è una luna appesa al cielo,
se vuoi andarci anche tu.
Io cammino un'altra strada e resto giù.
Certe notti ho un po' paura
e in fondo un po' lo spero
di non svegliarmi più.
 
                      Paolo Carrer.

domenica 21 agosto 2005

Piccola stella.



Apri gli occhi piccola stella,
apri gli occhi e vedrai il mondo
di tanti colori che ti circonderanno.
Avrai tanto da fare piccola stella
avrai tanto da dire in questo mondo sordo,
dove la gente non ascolta
chi ha di bisogno veramente,
dove c'è la fame, la guerra, la sofferenza.
Sei nata in una terra di pace e
credimi piccola stella,
tu non avrai di che soffrire
perchè ci sarò io ad insegnarti
la strada giusta e che un giorno da sola,
continuerai il cammino della tua vita.
  
                                     pulvigiu

giovedì 18 agosto 2005

Io sono solo.



Non ho dimenticato quante volte ho perso la strada
non ho dimenticato la voce che mi disse ricorda
non ho dimenticato la voce che mi disse ritorna.
Ho scordato la mano che mi carezzava i capelli
ho scordato l'amico a  cui ho chiesto  perdono.
Io sono solo,
ho vissuto la vita che sognavo di vivere,
senza pentirmi ho pagato gli sbagli
che sapevo di fare, ho lasciato le cose
che volevo lasciare.
Ho perso le cose che volevo tenere.
Ma il mio spirito è libero
libero dentro.....
 
                                  Artur Brand .

venerdì 12 agosto 2005

Se questa notte... di San Lorenzo.



"Rimanere se stessi in un mondo che giorno e notte
si adopera per trasformare ciascuno di noi in un essere qualsiasi
vuol dire combattere la battaglia più dura della vita"
 
Se un bimbo sorride, sorride anche il Cuore
ed ecco spuntare in un prato un bel fiore.
Se un bimbo è felice, il Cuore è contento e nascon farfalle
che danzan col vento.
Ma, a volte, le risa diventano pianti: le lacrime scendono,
calde e pesanti, colpiscono la terra che trema, impaurita,
vedendo la morte mischiarsi alla vita.
Ossezia, Israele, Iraq, Palestina...  tra bombe e fucili
la morte cammina, portando con sé ceceni, afghani
e tanti, tantissimi bimbi africani.
Bombardano, sparano e parlan di pace, al Cuore del mondo
sta cosa non piace.
Se di odio e violenza riempite la Terra,
non siate bugiardi: chiamatela guerra!
La pace è sorridere,darsi la mano, dormire tranquilli, guardare lontano
e in fondo vedere, nel cielo sereno, le stelle cadenti.
  
E se questa notte...   di San Lorenzo vedrai una stella cadere,
regala il tuo desiderio a chi sta combattendo una battaglia e spera
che finisca al più presto, affinchè torni la pace dove non c'è.
 
                                                                       pulvigiu.