domenica 27 aprile 2008

La mia poesia.

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Gli spruzzi della pioggia bagnano il vetro
della mia finestra ed i miei pensieri oscuri,
nella nebbia fitta della pianura padana.
I miei occhi...  lacrime di stelle danzano
sui muri della mia prigione fatta di emozioni
che esplodono ad ogni vibrazione del cuore.

La mia poesia, la mia dannata poesia,
quella che ho dentro io,
suoni e luoghi ed emozioni da scrivere
per ricominciare, sentimenti intensi
incisi sul foglio.

Non so se quando arriverà il vento
dopo questa pioggia,
porterà via anche i miei pensieri
e le mie parole incise sulla carta,
ma di certo non porterà mai via
l'amore che ho per la poesia.

Non so quanto durerà questo amore
ma so che sarà sempre di più
ad ogni respiro fino all'ultimo battito.

 

                                                   pulvigiu.

lunedì 21 aprile 2008

Fratello.

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Per non tradire il sangue
ho setacciato da cima a fondo
ogni ricordo,
ho cercato il possibile nell’impossibile
per te fratello!
Infiocchettata di preghiere e
tante scuse
ho arato il mio cuore e
ho trovato di te
solo ricordi amari.
 
Solchi profondi d’accidia
ho trovato
che tu con vera passione hai lavorato
un po’ per giorno
gettando semi andati a male
becchettati da un viscido rapace
che ti guida e ti asseconda
con un radar
da sopra il ramo di uno sterile pensiero.
  
E un libro bianco infine ho trovato,
troppo vuoto di parole,
ormai per te fratello!

 
                            Liliana Paparini.

Un testo molto duro da leggere, ma è quello

che sento di dire dentro di me con questa poesia.

                                                           pulvigiu. 

domenica 20 aprile 2008

Baci...

Ah, nei primi tempi di un amore,
i baci nascono così naturalmente!
Pullulano senza conoscer tregua,
e sarebbe più difficile contare i baci
che ci si è scambiati in un'ora che i fiori
in un campo al mese di maggio.

 
                                        Marcel Proust.

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lunedì 14 aprile 2008

Due donne.

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T'innamori ogni settimana
qualche sabato dormi fuori
ma vuoi sposarti in chiesa.
Con tua madre c'è un gran bel feeling
prende a prestito i tuoi vestiti
sembra più lei la figlia.
E' stata fuori a cena
e oggi ha un'aria strana.
Al telefono è stata un'ora
si parlavano stretto stretto
chi era non te l'ha detto.
Poi si guarda allo specchio e dice
un po' ironica e un po' fatale:
Uomini, chi vi vuole.
Due donne in controluce
stregate dalla luna
due donne-donne al presente, nella corrente
due rose in fondo alla città
già pronte
al grande amore o a star da sole.
Che cosa è meglio chi lo sa?
In TV tramonta lenta la domenica,
perchè no due passi in centro e poi un film?
Vi guardavo in quel ristorante
due bicchieri di vino chiaro.
Donne dov'è il futuro?
Tu con tutti i tuoi brevi amori
lei col tempo che si assottiglia
però come ti assomiglia.
Due donne in controluce
stregate dalla luna.
Due donne-donne al presente, nella corrente
due tempi dello stesso film.
Due donne
cuori diversi, l'onda e la sponda
due mondi dove viaggerei
tu nella più verde della stagioni
che senti in cuffia le tue canzoni
prima di addormentarti
e lei che pensa chiudendo fuori
un'altra notte verso l'inverno.
Domani è un altro giorno.

 
                                         Pooh - V. Negrini.

sabato 12 aprile 2008

La guerra

 
Che brutta cosa è la guerra,
per chi la fa e per chi la riceve.
Gente che muore, che soffre,
che piange, che ha perso tutto.
Che brutta cosa è la guerra,
morire per un pezzo di terra,
morire per aver difeso un ideale,
morire perché un'altro non la pensa
nel tuo stesso modo.
Non so se esista un modo
per fermare la guerra
ma tu figlio impegnati a... trovarlo.

 
                                          Ugo Aiello.

lunedì 7 aprile 2008

Sarei già andato.

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Sarei già andato davvero lontano,
tanto lontano quanto è grande il mondo,
se non mi trattenessero le stelle
che hanno legato il mio al tuo destino,
così che solo in te posso conoscermi.
E la poesia, i sogni, il desiderio,
tutto mi spinge a te, alla tua natura,
e dalla tua dipende la mia vita.

 
                                            Goethe.

mercoledì 2 aprile 2008

Un indelebile ricordo.

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Ancora oggi e sempre ti ricorderò perchè
ci hai regalato il dono dell'amore
verso gli altri, verso i più deboli.
Un vero maestro della vita e di umanità
che di certo non dimenticheremo mai.

 
                                               pulvigiu
 
Giovanni Paolo II
 
Con lo sguardo e col suo amore
ha infuso in noi pace e serenità,
al suo fianco la Beata Vergine Maria,
inseparabile Madre di un viandante
che ci ha preso stretti per mano.
 
Croce solitaria a immagine della Croce
che fu, emblema di sacrificio supremo;
mistero nascosto nei disegni divini…
uno ad uno tutti gli uomini del mondo
ha voluto incontrare per vegliare sicuro.
 
“Eccolo! senza ombra di dubbio è lui…”,
il popolo esclamò all’ormai bianco fumo
di quel dì, e i secoli compivano la storia.
L’impervia e polverosa strada s’abbatte
sotto una pioggia di fede e di speranza.
 
Operaio tra gli operai… Dio tra gli uomini;
discreto e continuo è il suo sobrio richiamo,
parola e carisma hanno spento ipocrisie:
è triste essere grandi fuori… e piccoli dentro!…
Grazie Karol, per averci donato la verità.

 
                                                        Paolo Visconti.