domenica 25 settembre 2011

Questo Sono Io.

poesia


Forse è perché credo alla felicità
forse è il mio mestiere o il mio DNA, ma il mio tempo è giovane
ho giocato a carte con la realtà
ho lanciato il cuore sempre un po' più in là, ma è rimasto mio
mio di notte a casa mia, col mio amore indissolubile
con nessuna nostalgia, perché questo sono io
Ce l'ho scritta in faccia questa vita mia
coi miei occhi aperti in ogni oscurità, sole sulle lacrime
le passioni grandi, l'ora di follia
l'amicizia vera e la falsità, sangue e poesia
ho impastato a modo mio emozioni inconciliabili
ho condiviso in allegria ogni briciola di me
e fra cielo e terra io, sono chi volevo essere
e dò e pretendo a modo mio, perché questo sono io
Un uomo
assomiglio alla sua vita, eccitante o disperata
o consacrata a un'idea
Un uomo
fra catene e mongolfiere, vola per non inciampare
per non vivere a metà
e questo sono io
Appartengo al mondo e alla mia città
al mio pianoforte e alla mia libertà
vivere fa vivere
per chi un po' mi ama o sempre mi amerà
con la mia pronuncia e la mia dignità
questo sono io
ho cantato a modo mio ribellione sogni e lacrime
e moltiplicavo in me desideri senza età
senza sesso non c'è dio, senza amore non c'è musica
con il corpo e il cuore ho sbagliato a modo mio
Un uomo, assomiglia alla sua vita,
eccitante o disperata o consacrata a un'idea
Un uomo, fra catene e mongolfiere
vola per non inciampare, per non vivere a metà
e questo sono io.
  


Pooh. Testo: Valerio Negrini.

venerdì 16 settembre 2011

I ricordi.

poesia


I ricordi viaggiano nella mente,
raggiungono il cuore della gente,

come l'acqua del fiume
scorre per trovare ristoro,
in fondo al mare.

Colorano gli occhi di felicità e tristezza,
regalano sospiri,
speranza e dolcezza.

Sembra appartengano al tempo passato
ma vivono nel presente agitato.

I ricordi...
pezzi di vita desiderata,
immaginata,
vissuta!

                              Michele Aliberti.


Questa poesia la dedico a me, che a distanza
di 10 anni da quando ho avuto un incidente
sul lavoro, il ricordo è ancora vivo in quei
mesi di sofferenza che ho passato.


                                           pulvigiu.

domenica 11 settembre 2011

11 settembre 2001-2011.

poesia


Era una mattina come tante altre.
 
Il SOLE era sorto come sempre...
La Vita riprendeva come sempre...
Una MAMMA ha preparato
la colazione al suo bambino...
Un PADRE ha fatto le solite
raccomandazioni al suo ragazzo...
Una FANCIULLA ha ammirato compiaciuta
il suo bel viso nello specchio...
Un uomo solo ha portato ai giardini il suo cane...
Per Charles era l'ultimo giorno
prima della pensione...
New York si preparava a vivere la sua quotidianità.
Nelle due TORRI c'era gente che lavorava
e fuori turisti che aspettavano.
 
All'IMPROVVISO tanti destini si sono incrociati
tante storie sono FINITE.
E pensare che pochi attimi prima
tutti avevano parlato respirato riso pensato amato..
fatto progetti per il FUTURO...
PRIMA di uscire di casa
tutti avevano salutato con un abbraccio
una carezza un arrivederci...
NESSUNO di loro sapeva però che era un ADDIO.
 
ORA un bambino aspetta la sua mamma
...un CANE aspetta il suo padrone
...un AMORE aspetta il suo amore.
In quel giorno NORMALE tante VITE
sono andate in... FUMO
NESSUNO di NOI PUO' nè DEVE... 
 
                     DIMENTICARE.
 
                                               M.Dino.