mercoledì 31 dicembre 2008

Pronti...

capodanno 2009.gif
 
Pronti... Via...
E che volete che sia?

Anche quest'anno va via!
Un altro arriverà e chissà cosa
di bello ci porterà!

Saranno giorni da ricordare
oppure da dimenticare,
noi accetteremo tutto e in qualunque
modo andrà, anche questo passerà!

Il tempo futuro ci fa stare in ansia
per quello che sarà,
il tempo passato non ci dà più niente
solo qualche ricordo ci spaventa,

il tempo presente non si conosce,
si rifà vivo, molto invecchiato,
solo quando sarà un pò passato.

Auguri di un 2009 indimenticabile
per tutti voi.


                                            pulvigiu.
 
 
Il mio sito: http://www.pulvigiu.net

giovedì 25 dicembre 2008

Auguri d'amore.

auguri_natale.jpg
Buon natale,
a tutti quelli che hanno condiviso i miei sogni,
a chi leggendo  ha sognato,
a chi ha tanto immaginato,
a tutti gli altri che conosco e conoscerò
nel nuovo anno che verrà.


Un buon natale va anche a voi staff di myblog che
ci fa stare uniti in questa community.

Auguri d'amore.

Che la festa più bella dell'anno segni
nei vostri cuori pace amore e serenità.

Che i desideri richiesti in questi magici giorni
di festa si avverino e che la strada percorsa
nel realizzarli vi porti solo felicità, fortuna,
amore e salute.

E che, oltre la collina un raggio di luce porti:
gioia dove c'è dolore,
salute dove c'è malattia,
amore dove c'è odio e tanto calore
in fondo al vostro cuore.

Buon Natale e tanto amore da pulvigiu.

Il mio sito: http://www.pulvigiu.net

venerdì 19 dicembre 2008

Natale speciale.

gurda tv bambino.jpg
 
Caro Gesù, ho una lettera per te.
Io, quest’anno, per Natale
vorrei un dono un po’ speciale.
C’è qualcosa che rattrista
tutti quanti a prima vista.
E’ una scatola a colori
che si prende tutti i cuori,
che distrae tutte le menti
ed allontana tutte le genti.
Anche qui a casa mia
quando siamo in compagnia
tutti zitti…non fiatare,
solo lei vuole parlare.
Che tristezza, che dolore
solo guerra, odio e rancore.
C’è il TG quand’è sera
e gli speciali dalla frontiera,
c’è la politica e il varietà,
documentari e pubblicità…
ma c’è una cosa che io ti chiedo:
vorrei il sorriso in ciò che vedo.
vorrei Amore e sincerità
vorrei rispetto e umiltà.
Vorrei che un clown dal naso rosso
ci offrisse fiori a più non posso,
vorrei che gioia ed allegria rasserenassero
la vita mia e poi donassero pace e speranza a
chi conosce la sofferenza.

Ti chiedo allora, caro Gesù, di trasformare la mia tv.
Vorrei un omone con tanti colori che riscaldasse i nostri cuori,
vorrei un omone dagli occhi dolci che il suo sorriso potesse darci,
vorrei l’abbraccio più sincero di un amico che io sento vero,
vorrei l’augurio di un Buon Natale da un clown che tanto amore
sa dare, una preghiera ed un prato fiorito
perché vorrei il mio... MARGHERITO!!!!

 
                                                                        Scintilla.
 

martedì 16 dicembre 2008

Donna.

nello specchio.jpg
 
Nel tuo esserci l'incanto dell'essere,
la vita, tua storia,
segnata dal desiderio d'essere
semplicemente donna!
Nel tuo corpo ti porti,
come nessun altro,
il segreto della vita!
Nella tua storia
la macchia dell'indifferenza,
della discriminazione, dell'oppressione…
in te l'amore più bello,
la bellezza più trasparente,
l'affetto più puro
che mi fa uomo!

 
                Eliomar Ribeiro de Souza
                       (poeta brasiliano)
 
Il mio sito: http://www.pulvigiu.net

venerdì 12 dicembre 2008

Si può.

resized-bolle di sapone.jpg
 
Con le bolle puoi sognar.

Ho capito come si fa
a non far finire i sogni
è una cosa semplice
che oggi voglio dire anche a te.
C'è sempre un sogno,
in tutte le bolle
che poi s' infrangono volando via

Il sogno così
arriva al tuo cuore
leggero il pensiero vagherà lontano.

Non esiste mai un età
per fantasticare ancora
quando sarò grande anch'io
non voglio scordare
che c'è sempre un sogno
rinchiuso in tutte le bolle
che poi s'infrangono volando via.

Si può, ancora si può
correre nel vento,
seguendo un aquilone
Si può, ancora si può
volare su un gabbiano
(liberi)
C'è sempre un sogno,
in tutte le bolle
che poi s' infrangono volando via
Il sogno così
arriva al tuo cuore
leggero il pensiero vagherà lontano.

Con le bolle puoi sognar.

Se, a volte ti pare
di non riuscire più a sognare
basterà che, ti fermi un momento
ad ascoltare e nel silenzio sentirai.

Sempre più in la, sempre più in la
come una bolla che svanirà.

  
                                        A D'Ambrosio - A. Gobbi. 

venerdì 5 dicembre 2008

Il mondo.

bambino con il mondo.JPG
 
Il soffio dello Spirito,
il volo del pensiero,
un mistero infinito
e la forza della parola
per trovare luce, amore e pace.
E avere un mondo migliore
dove un cuore batte solo per amore,
e i bimbi che gridano “Alleluia, alleluia.
Siamo felici perché da domani
saremo tutti amici, senza capricci,
bianchi, neri e meticci.
Ma voi grandi,
che siete dall’altra parte del monte,
guardateci in fronte,
per vedere il sorriso negli occhi,
l’allegria nel cuore,
e quanto è grande il nostro amore.
E così siamo noi i bambini
di ieri, di oggi e domani,
il mondo è nelle nostre mani”.

 
                                  Anna Muzioli.
 
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giovedì 27 novembre 2008

Un vero sogno reale.

cuore in ombra.jpg
 
In quel profondo mio cuore
ti ho incontrato
prima ancora di incrociare
il tuo sguardo,
ancora prima che le mie labbra
giungessero a te
per farmi colorire il volto.

Hai spezzato le catene
della mia insicurezza
che tenevo prigioniero
la mia anima ed il mio cuore
come una strada senza sbocco.

Hai guarito le mie ferite
con il tuo amore
e come foglie al vento
hai disperso le angosce
che opprimevano la mia mente.

Hai dischiuso le mie ali
ritornando di nuovo a volare,
ora dischiudi la porta
al tuo amore cosi che io possa
entrare per poterci rimanere
come un vero sogno reale.

 
                                     pulvigiu.
   
Il mio sito: http://www.pulvigiu.net

domenica 23 novembre 2008

Terminologia da Ufficio.

ufficio con tenda.jpg
Immagine prelevata da www.superedo.it
Il portale dell'intrattenimento

Impariamo a dire le cose con eleganza e professionalità...
invece di dire la prima frase, sostituitela con la seconda.
L'effetto sarà stupefacente
:

Non posso perché vado a bere un caffè alla macchinetta
Non posso perché ho una colazione di lavoro

Non posso perché vado in bagno ‘che ho la scacazza.
Non posso perché devo gestire una priorità organica

Nel mio ufficio sono l’ultima ruota del carro.
Sono una delle quattro forze motrici della mia struttura

Mi hanno detto che sono un asino.
È stata riconosciuta la mia forza trainante.

Ho perso la giornata a chiacchierare con i colleghi.
Investo parte del mio tempo a fare spogliatoio

Ho perso la giornata a fare solitari con il PC.
Investo parte del mio tempo a prendere
confidenza con la tecnologia informatica.

Ho fatto una cazzata.
Ho messo l’accento sulle contraddizioni implicite
del processo decisionale.

Nella riorganizzazione me l’hanno messo in quel posto.
Nella riorganizzazione è stata esaltata la mia
professionalità a 90°.

Il mio capo mi ha mandato a fare delle pippe in giro.
Il mio capo mi affida missioni dove ho mano libera.


Ultimo suggerito:

Il mio capo mi minaccia di licenziamento.
Il mio capo mi ha proposto di entrare nel
consiglio di amministrazione.

tassadar68

mercoledì 19 novembre 2008

I bambini imparano...

innocenza.jpg
 
 I bambini imparano ciò che vivono.
Se un bambino vive nella critica impara a condannare.
Se un bambino vive nell'ostilità impara ad aggredire.
Se un bambino vive nell'ironia impara ad essere timido.
Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole.
Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente.
Se un bambino vive nell'incoraggiamento impara ad avere fiducia.
Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia.
Se un bambino vive nella disponibilità impara ad avere una fede.
Se un bambino vive nell'approvazione impara ad accettarsi.
Se un bambino vive nell'accettazione e nell'amicizia impara a
trovare l'amore nel mondo.I

                                              Doret's Law Nolte.

  20 novembre – Giornata mondiale del bambino.
 

Il mio sito: http://www.pulvigiu.net

venerdì 14 novembre 2008

Paolino il pesciolino.

pesciolino-rosso-3.jpg
C'era una volta un pesciolino rosso, di nome Paolino,
che viveva in una bella boccia di vetro nella cameretta
di un bambino che si chiamava Giacomino.
 
Un giorno, Paolino il pesciolino si stanco' di nuotare
sempre in quello spazio tanto piccolo e disse a Giacomino:
"Giacomino, ti prego, portami al mare, ho voglia di nuotare
in uno spazio grande e di rivedere i miei amici pesciolini".
Allora Giacomino prese la boccia di vetro, la mise sulla
macchina di papa' e insieme andarono al mare.
Dapprima Paolino il pesciolino si tuffo' in mare e cominicio'
a nuotare, tutto contento di avere uno spazio cosi' grande
tutto per lui. Poi incontro' i suoi amici, che, col passare del tempo,
erano diventati dei pescioni grandi grandi:
Ugo il pesce palla, Bombo il pesce rombo,
Giovanna la piovra e, infine, Milena la balena.
I pesci erano cosi' grandi che Paolino il pesciolino si spavento'
e cosi volle ritornare nella sua boccia di vetro.
 
Allora Giacomino prese Paolino, lo riporto' a casa e lo sistemo'
di nuovo nella sua cameretta, dove visse per molto molto tempo.

 
                                                                                     Sonia Vanoni.

lunedì 10 novembre 2008

Buongiorno.

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                                           Jack Vettriano
 
Ancora il buio
fascia la notte come sciarpa
e i lampioni
sentinelle sole
hanno una curva triste.

M'inoltro
nel giorno in cammino
e vado
all'appuntamento quotidiano.

Necessito di un cesto colmo
di passione da porgere all'uomo
che cerca un po' di sole.

Dov'è il paniere
che ha dentro questi doni?

Forse è là
dove è sempre stato...

....dimenticato.

  
                   Giovanni Maria Gandolfi. 
 

mercoledì 5 novembre 2008

L'Amico.

mano e luce.jpg
 
Nel buio della notte il sonno si consuma
e con l'assenza del sole il freddo t'imprigiona
l'inconscio, perso nelle sue paure
non trova più il coraggio di gioire.
solo  l'eccelso, t'aiuta oltre quel tunnel
e dopo tanto buio ti fa veder la luce:
questo è l'amico vero che ti solleva il cuore;
l'amico che ti prende per mano e ti conduce
prima che giunga il baratro, per darti nuova luce!

 
                                                  Silvano Montanari.

Grazie all'amico Silvano per avermi
dedicato queste belle parole.

sabato 1 novembre 2008

La festa dei bambini.

bimbo alla bancarella.jpg
 
L’attesa.

Nella notte tra l’1 e il 2 novembre in Sicilia per i bambini si
rinnova la credenza della visita notturna dei Defunti .
Un occhio aperto, l’altro socchiuso.
I bambini aspettano incuriositi,
finché il sonno non prende il sopravvento.

Nella speranza e nel timore che si riesca a
vedere se i defunti ritornano davvero.

Già, proprio i morti, che secondo la tradizione la notte
tra l’1 e il 2 novembre, in silenzio mentre tutti dormono,
entrano in casa, accarezzano e baciano in fronte i
propri amati, rimboccano loro le coperte e poi si allontanano,
non prima però di aver  lasciato tanti doni nascosti per casa:
dentro un armadio, sul tappeto o magari sotto il letto, perché
la gioia dei bimbi al mattino è proprio quella di cercare i regali
che durante la "visita" notturna i nonni, gli zii, i parenti che
non ci sono più, hanno lasciato chissà dove per casa.
Il giorno dedicato ai defunti è una festività che in Sicilia
si tramanda da generazioni, senza paura, nel tentativo
sovente di creare un legame affettivo tra le nuove generazioni
e quelle scomparse da tempo, ma rimaste nel cuore di chi resta
proprio per essere tramandate.

I cari defunti, che nell’immaginario collettivo sono cupi e
addolorati, la notte tra l’1 e il 2 novembre si trasformano,
diventano sorridenti e, abbandonando per qualche ora le
loro eterne dimore, distribuiscono giocattoli, dolci e vestiti ai bimbi.

Nel tempo i doni sono cambiati e così le pistole giocattolo,
che i bambini attendevano con ansia, hanno lasciato spazio a
playstation, robot, automobiline, trenini elettrici ed interi cantieri
in miniatura; le bambine, invece, continuano a trovare le classiche
bambole che piangono senza il ciuccio, Barbie, cucine con tutto
il pentolame, forni per cuocere i dolci e tanti abiti.

La tradizione vuole che poi si vada al cimitero a portare fiori,
per ringraziare i propri cari per la loro generosità e a ricordarli
come quando erano in vita.      


                                                              ( La Sicilia , 28.10.2007)     
                                        
                                                        Preso da:  www.mimmorapisarda.it
 

martedì 28 ottobre 2008

Ci sono momenti...

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Ci sono momenti di sofferenza o tristezza
o giornate come pugnalate al cuore.
Quando hai questi momenti,
prova a bussare alla porta del mio cuore.
La mia vita e il mio cuore sono sempre aperti per te.
Queste orecchie possono ascoltare qualsiasi
cosa in ogni momento.
Anche questi occhi hanno accumulato tante lacrime
per piangere con te.
Quando sei gioiosa non c'è bisogno di parlare,
io lo capisco vedendo il tuo viso.
Invece quando senti tristezza,
solitudine o voglia di allontanarti,
parla con me di tutte queste cose,
lo carico sulle mie spalle la metà
del peso della tua sofferenza.
Andiamo avanti insieme, questa è la nostra strada
fino a quanto continuerà la nostra amicizia.

 
                                                  Daisaku Ikeda.
 
Questo post lo dedico a voi tutti miei cari amici bloggers,
come segno di una amicizia che spero non finisca mai.

 
                                                                    pulvigiu.
 
Il mio sito: http://www.pulvigiu.net

mercoledì 22 ottobre 2008

Ti porterò...

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Ti porterò sulla spiaggia
con una mano su i tuoi occhi
per farti scoprire la sensazione
della sabbia sotto i piedi
per farti sentire il profumo
del mare in autunno
e ascoltare cantare i gabbiani.
Ti sveglierò all’alba perché morirò
dalla voglia di parlarti
e non potrò aspettare
per sentire cosa dirai.
Ti prenderò la  mano
e l’appoggerò sul mio cuore
per farti sentire i battiti
d’amore che ha per te
e guarderò il tuo sguardo
per portarlo sempre con me.
Ma se non ti chiederò di essere mia
lo rimpiangerò per tutta la vita
perché sento nel mio cuore

che tu sei l'unica donna per me.
 
                                        Anonimo.

giovedì 16 ottobre 2008

Una vita mutata.

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Il mio presente sarà solo un'ombra

del mio passato, vuoto e privo di desideri avverati,

a questa solitudine all'improvviso,

il dolore di questa distrofia di muscoli inermi,

un'anima triste sono io avvolto nello sconforto.

Voglia di dimenticare, voglia di non sentire,

voglia di allontanare l'infelicità e ricordare i bei tempi.

 

Le mie emozioni, le gioie, i sogni... uccisi

per lasciar posto alla devastazione.

Un verme strisciante

io che imploro attenzioni,

io che supplico amore.

Un verme strisciante

io che non riesco a mettere fine a questo

complicato mio essere, a questo mio vivere,

io che credo ancora alle favole.

Un verme strisciante

io che continuo a credere in una guarigione,

io con tutte questi perchè proprio a me.

 

Mi chiedo cos'è la vita

se non un passaggio di infiniti attimi,

che sempre ed ogni istante mutano;

ci mutano...

E in un attimo è tutto finito.

 

Un mio pensiero a chi ha incontrato questo terribile male...

La distrofia muscolare. 

                                        pulvigiu.

 

 
Il mio sito: http://www.pulvigiu.net

giovedì 9 ottobre 2008

Vendemmia

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Sotto la pergola
è già matura l'uva:
pronta è  la vendemmia...
Il profumo di mosto
si spande tra i tini:
festosa è l'aria tra i vendemmiatori...
La contadinella canta
una canzone d'amore:
richiamo per l'innamorato che arde per lei...
Che profumo nel cortile
si sente: mostarda e cavatelli
già bollono nel mosto!

 
                             Rosemary http://rosemary3.splinder.com/
 

Il mio sito: http://www.pulvigiu.net

venerdì 3 ottobre 2008

Voce nel silenzio

Se ne andato Taita,
un amico che non era un semplice
cane ma qualcosa di più che mi regalava
ogni volta che lo guardavo negli occhi,
non parlava ma capivo tutto quello
che mi voleva dire.
 
A lui sono dedicate queste belle parole
scritte dal suo inseparabile amico Mario.

 
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Voce nel silenzio ( A Taita )
 
Lacrime infinite
lasciate cadere all’infinito
cercando il senso del finito.
Nelle pieghe del mio cuore
una perenne cicatrice
nella mia solitudine
ricorderà i ricordi.
 
Un furbo amico,
un gioioso sorriso,
un tenero sguardo,
un unico bacio,
un umile cuore,
una voce nel silenzio.
 
E , come il grande mago
tu mai m’abbandoni,
la tua infinita luce
illumina dentro me
il tramonto del vivere.
  
A Taita mio tesoro e infinita luce.
 

                                       Mario. G.
 

giovedì 2 ottobre 2008

Un regalo prezioso.

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Il regalo più prezioso
che possiamo fare è la
nostra presenza.
Quando, con la nostra
attenzione abbracciamo
coloro che amiamo, essi
sbocciano come fiori.

 
                               Thich Nhat Hahn

domenica 28 settembre 2008

Addio occhi blu.

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Dirai di certo che hai trovato un modo
per sparire agli occhi infingardi della gente,
perché rappresento un numero su sei miliardi,
sparisci in un giorno di settembre quando
c'è vita in città e che il terribile male chiamato cancro
è arrivato al capolinea su di te.
 
Dirai adesso:
 
Morto un attore se ne rifanno altri cinquecento,
la vita è troppo complessa, non può essere
spiegata o allontanata con un diversivo perchè
è andata così.
Sarà il mio ultimo copione da leggere per
poter recitare ancora una volta davanti a Dio.
  
 
Ciao Paul Newman, attore dagli occhi blu.

 
                                                                      pulvigiu.

martedì 23 settembre 2008

Arcobaleno.

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Io cerco la tenerezza,
non come si cerca qualcosa
che non si conosce,
che non si è mai provata..
ma come qualcosa di cui
si ha un’infinita nostalgia…
..Ecco cosa vorrei per me…
un sogno dipinto
coi colori dell’arcobaleno
sul fondo azzurro dei miei pensieri..
e sterminate praterie di
profumatissimi fiorellini..
e un mare verde smeraldo
rigoglioso di vita subacquea…
e vorrei che quel ponte di colori,
unisse idealmente
la prateria e l’acqua…
la terra ferma e il mare….
La mia vita,
e quella che vorrei che fosse.

 
                                           Alice.

sabato 20 settembre 2008

Il cammino.

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Si possono percorrere milioni
di chilometri in una sola vita
senza mai scalfire la superficie dei luoghi
nè imparare nulla dalle genti appena sfiorate.
Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare
chiunque abbia una storia da raccontare.
Camminando si apprende la vita,
camminando si conoscono le cose,
camminando si sanano le ferite del giorno prima.
Cammina guardando una stella
ascoltando una voce
seguendo le orme di altri passi.
Cammina cercando la vita
curando le ferite lasciate dai dolori.
Niente può cancellare il ricordo
del cammino percorso.

 
                                         R.Blades.

lunedì 15 settembre 2008

Sogno infinito.

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Vorrei che il tempo si fermasse
da questo mondo materiale,
dove non si sa mai cosa fare
dove non si sa mai a cosa credere.
  
Vorrei evadere da tutte le regole oppressive
e correre su strade e boschi senza
limiti e spazi infiniti.
  
Camminerò e volerò con te,
da soli con le nostre illusioni,
con i nostri pensieri di felicità.
Il tempo perderà i suoi valori
neutralizzando i nostri dolori e tutti gli Dei
ci guarderanno e saranno invidiosi,
anche gli angeli apriranno le ali e vorranno
seguirci oramai stanchi del loro paradiso.
 
E se anche tutto questo è finto
sarà bellissimo questo sogno infinito.

  
                                                         pulvigiu.
 

Il mio sito: http://www.pulvigiu.net

il mio libro: Le parole del cuore.

martedì 9 settembre 2008

Ho conosciuto il silenzio.

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                                                       Foto: Manuela Innocenti.
 

Ho conosciuto il silenzio
delle stelle e del mare,
il silenzio dei boschi prima che
sorga il vento di primavera.
Il silenzio di un grande amore,
il silenzio di una profonda pace dell'anima
Il silenzio tra padre e figlio
e il silenzio dei vecchi carichi di saggezza


                                              Edgar Lee Masters

mercoledì 3 settembre 2008

Credo.

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Credo che oltre il mare, c'è un'altra terra!
Credo che oltre il cielo c'è la pace!
Credo: agli occhi di un bimbo!
Alla PACE profonda,
all'AMICIZIA sincera,
all'AMORE vero, io Credo...
e proverò ancora che non tutto è falsità!
Credo:
nell'UMILTA',
nel SILENZIO,
nel CONFORTO di un AMICO
e nel suo PERDONO!
Credo: di non essere sola a soffrire e gioire.
Oltre me, oltre il mondo, oltre le stelle,
c'è ancora e sempre DIO!
che tutto regola, tutto sa
e nella sua infinita Misericordia,
TUTTI PERDONA ed AMA !!!

 
                                   Anna Blasi.
 
 
Il mio sito: http://www.pulvigiu.net

mercoledì 27 agosto 2008

Figlio voluto.

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Saremo i tuoi genitori
che non hai conosciuto,
figlio abbandonato,
di un amore non voluto.
 
Eri lì in mezzo a tanti in quel
orfanotrofio con gli occhi bassi
e lo sguardo perduto.
 
Ti allatterò, ti cullerò,
ti scalderò con il mio calore,
dolce sarà vederti crescere.
giorno dopo giorno con amore.
 
Sei il traguardo delle amarezze
che la vita ci ha dato,
nuova vita insieme a te,
e tutto azzurro intorno a noi.
 
Solo amore a non finire,
senza discutere, senza intervenire.
 
Sei la vita e la gioia di chi ti vive accanto
Sei l'attimo che ricorderemo per sempre
Sei il figlio che abbiamo sempre voluto.

 
                                                pulvigiu.
 
 
Il mio sito: http://www.pulvigiu.net

mercoledì 20 agosto 2008

Finalmente.

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                                                            Foto:  luigi97
 
Finalmente
sono nel vento …
ho lasciato
su questo mondo
lacrime e domande ...
parlerò … senza parole
volerò, con ali dorate,
fin dove i pensieri
non possono arrivare
fin dove i sogni
non riescono ad immaginare
dove il dolore
è sorriso,
i miei occhi
chiusi per sempre,
finalmente aperti
al cielo … all’infinito ...
soffio d’amore
che spazza via l’odio …
voglio stringere
le mani al tempo ...
vivere con il cuore ...
vivere per sempre
  volando nel vento ... 

                                                     
                                    Pitre.
 
Il mio sito: http://www.pulvigiu.net

venerdì 15 agosto 2008

Momenti di pausa.


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Percorro questi momenti di pausa 
chiedendomi dov'è il tuo pensiero,     
se in questo istante potessi coricarmi
nella tua mente ti sussurrerei
"ti voglio bene".    
La felicità di questa attesa      
nasconde la scogliera senza colori     
e allora accenderò il mio faro     
perchè tu mi veda tra i mille colori dell'orizzonte..     
Indosserò ali di cielo e mi innalzerò     
per guidarti a me con il profumo
del mio esistere..
per immergerti nel nostro mare d'amore

 
                                         Maryna.
 
 
Il mio sito: http://www.pulvigiu.net

venerdì 8 agosto 2008

Strabiliante...

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Il potente motore della Duna
può essere alimentato anche a pizza!


Nei progetti iniziali della casa torinese anche una Duna
con marmitta catalitica per pizza "verde" con rughetta e
cetrioli, automobile mai realizzata a causa del duro
ostruzionismo dei Verdi che, visti i consumi della vettura
prevedevano per l'anno duemila la totale scomparsa
di questi ortaggi dalla faccia della terra.

Per non deludere l'attesa dei tredici italiani che aspettavano
con impazienza la commercializzazione della macchina,
attraverso semplici ma ingegnosi accorgimenti, si consentì
al futuristico motore di accettare altri tipi di carburante
fra cui la pesantissima "pizza capricciosa".
Purtroppo le prime autovetture uscite dalla fabbrica torinese
non arrivarono al tagliando gratuito dei 1500 Km.

" O deve da fa !" Dissero gli addetti dell'assistenza
con la professionalità che li contraddistingue. -
" A corpa é der cornicione, c'è scritto su aacircolare!."

In effetti il cosiddetto "cornicione", tipico della pizza napoletana
spianata a mano, aveva effetti deleteri sul motore.
Furono rivisti i progetti, ripassati i calcoli con potentissimi elaboratori,
si consultarono in gran segreto anche dei maghi, nulla da fare.
Non rimaneva che alimentarla a benzina.

 
                                                               Da: http://www.fiatduna.com

venerdì 1 agosto 2008

Notte senza stelle.

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Sarà senza stelle questa notte,
questa mia ultima notte,
non ci sarà il sorriso come al
mio arrivo perchè so che domani
dovrò partire.
Sarà solitaria questa attesa
in questa stanza con un letto
troppo grande per me.
 
Domani attraverserò lo stretto
che mi separerà da te portandomi
gli odori ed il calore di questa gente
umile con tanto amore da dare.
 
Sarà senza stelle questa mia notte,
e chissà quante altre ne passeranno
finchè illumineranno con il tuo colore
ancora i miei occhi.

 
                                       pulvigiu.

giovedì 17 luglio 2008

Buone vacanze.

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Ed eccoci pronti alle ferie,
come è passato il tempo che già
sono ritornate le vacanze.
 
Eppure il tempo corre per tutti,
per l'insegnante come per l'alunno,
per il datore di lavoro come l'operaio.
Oggi la mia città gira ancora come ieri
verso un'infaticabile meta dove non si
arriva mai a quello che realmente si cerca
dentro di noi.
 
Partirò anch'io domani, porterò con me
la mia anima, in un biglietto per quel treno
che parte da quel binario diretto in Sicilia.
 
Bella terra da esplorare,
riti di colori e suoni da inventare
quanto sole da bruciare,
sole che mi scalda il cuore,
forse il mondo è tondo non mi fermerò più,
ma tornerò di nuovo come ogni volta
nella mia casa, nella mia Verona.
 
                 Buone vacanze a voi tutti.

 
                                                      pulvigiu.

Il mio sito: http://www.pulvigiu.net

 Grazie cari amici ed amiche per gli

auguri di compleanno, al mio ritorno

verrò a ringraziarvi.

Un abbraccio a tutti... Giuseppe.

sabato 12 luglio 2008

Siedo e penso.

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                                                      Foto: Francesco Raciti.
 
 
Siedo e penso
sopra una pietra rossa del mio paese.
  
Siedo e sento
il profumo della mia terra come una volta
  
Siedo e dico
che bellezze ha questo mare
che splendore ha questo sole
  
Siedo e penso
così, senza senso
con il cuore in mano, rammaricato
perché so che questa pietra devo lasciare
e un’altra me ne devo andare a trovare.

 
                                            Rino Pony.
 
 ( Siciliano)
 
 
M' assettu e pensu.
         
M´ assettu e pensu
`ncapu a na petra russa do me` paisi.
  
m ´assettu e sentu
u ciavuru da me` terra comu na vota,
 
m´ assettu e dicu
chi biddizzi ca avi stu mari,
chi splinduri ca avi stu suli .
 
M´ assettu e pensu
accussi` senza sensu,
 
m´assettu stancu
cu u cori `nmanu rammaricatu,
picchi` sacciu ca sta petra haia a lassari
e n´ avutra mi n´haia ghiri a truvari.


mercoledì 9 luglio 2008

Acqua di mare.

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Acqua di mare
che lambisci i piedi miei,
che dalla creazione
hai affascinato ogni popolazione,
quali misteri conservi
nel rilassante tuo ondeggiare
e nei tumulti burrascosi?
 
Fammi capire la tua "voce"!
chissà quanto apprenderei!
 
Nei secoli,
sempre immensamente amato…
ma anche assai temuto.
 
Hai regalato e ancora ci doni
amabili sensazioni
e, come seducente ammaliatore…
riesci a richiamare a te
ogni tuo ammiratore.

 
                      Daniella Pasqua.

giovedì 3 luglio 2008

Cane.

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Ieri
Occhi su
su foglie cadenti
dai colori del tramonto
Fiocchi di neve
tra carte lucenti
e nastri colorati
Giorni felici
tra fiori e farfalle.
Oggi
Strada desolata
solitudine
su maciapiedi vuoti
e fari accecanti.
Sento
ancora
il tuo profumo
mentre muoio di fame
di solitudine
Muoio
per te.
Abbandonato
da te
che
ho amato invano
tu
uomo disumano.

  
                                StregaLunare.

venerdì 27 giugno 2008

E' sera

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Ed il giorno mette l'abito da sera
e la luna ha fatto il suo primo sbadiglio
mentre appesa in cielo sembra
proprio uno spicchio d’aglio
 
E una foglia frustata dal vento
ha paura e si lascia cadere
e le stelle come sempre stanno
li a guardare ed i gatti sopra i tetti
già discutono d'amore
le poesie del Leopardi
non mi fanno più dormire.

E' sera e sarò solo
è sera e canto solo stasera,
le mie mani dentro il buio ti cercano stasera
troppe sigarette mi consolano stasera
è sera.
 
E' sera e sarò solo
è sera e canto solo stasera,
le mie mani dentro il buio ti cercano stasera
luci d'automobili mi inseguono stasera
è sera, è sera.
 
E' sera e sarò solo
è sera e canto solo stasera, stasera
é sera e non é giusto esser soli.

 
                                         V. Spampinato.

mercoledì 25 giugno 2008

Amore materno.

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Dipinto di Trento Longaretti "Madre e figlio"
 
Un volo di gabbiani
verso l’orizzonte plumbeo
accenna un temporale in arrivo.
Aspetta dietro i vetri
una figura stanca,
spettatrice di un mondo
che più non le appartiene,
di vedere ancora
dei cuori evanescenti…
Una saetta squarcia il cielo,
si riflette nel luccichio
degli occhi umidi…
Il silenzio intorno
è rotto dal fragore del tuono
e dal ticchettìo del vecchio pendolo
che segna le ore
che inesorabili vanno,
noncuranti del cuore…
Eppure quel cuore batte ancora
dentro il petto
consumato d’amore,
rigogliose mammelle
in beata gioventù,
nutrimento di figli smemorati,
che sordi al richiamo d’amore,
lasciano quel volto scarno
a languire in solitudine.
E lei,
spettatrice lontana,
madre,
ognor dolce,
gusta i ricordi,
si nutre di essi…
Ora sorride
e ringrazia
i suoi pargoli
per averla resa madre.

 
                                             Giusy Maugeri.

mercoledì 18 giugno 2008

Vagabondo.

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E' lungo il cammino,
polvere impalpabile
che cela la vista,
che penetra ovunque,
anche negli anfratti del cuore.
Lunghe notti con compagne
solo le stelle
e il canto del gallo
che ti fa riprendere la strada.
Una pozza d'acqua per rivedere il tuo viso,
un vecchio giornale per ricoprirti
dei fatti del mondo,
il sorriso di un bimbo per ricordare
il tempo che è andato.
Neve, ghiaccio, sole opprimente,
sempre imperterrito avanti,
senza una meta se non
la ricerca vana di te stesso.

 
                          Renzo Montagnoli.

sabato 14 giugno 2008

Lasciare un fiore.

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Lasciare un fiore
perdere una vita
pigrizia
timore di annullarsi
in un viso.
 
Sono fatto così
romantico disperato
come un vecchio segnalibro
giallo, dimenticato
da un poeta smemorato
nel libro della vita.

   
                    Giuseppe Tenti.

venerdì 6 giugno 2008

Etna


poesia



Una lingua di fuoco
scende dalla montagna
dal buio della notte piena di stelle
sembra che si apra il cielo ed esca sangue
d'amore, di odio e di lamenti.
 
E scorre lento questo fuoco
e tutto s’accende davanti a lui
nel suo corso che porta
non si sa dove.
 
M'incanto e mi spavento
nello stesso tempo
vedendo il fuoco
che taglia come una spada
che apre questa montagna
nel buio della notte.
 
L’Etna è come l'amore
così ardente
ti spunta all'improvviso dal buio
e ti brucia l'anima
il corpo, il cuore e la mente.

E come se niente fosse la mattina appare
tutta bianca
vestita a festa
in quel cielo azzurro
che assomiglia al mare.
 
Tra risate e pianto sei solo tu
maestosa Etna
a regalarmi gioia
ogni volta che ti vedo.

                                            pulvigiu.

 

Tradotta in Siciliano, clicca... Qui.

martedì 3 giugno 2008

I sogni.

L’orizzonte è lì, di fronte a noi ma
nessuno potrà mai raggiungerlo.
La vita è un attimo fuggente
che nessuno potrà mai fermare.
Non rincorrere i tuoi sogni
perché essi sono come le nuvole.
Puoi guardare ed assomigliarle a
mille cose ma non puoi prenderle.
 
Ti svanirebbero tra le mani.

 
                                     Marina Ciancetta.

giovedì 29 maggio 2008

Amore non muta.

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"Oh no!
Amore è un faro sempre
fisso che sovrasta la tempesta
e non vacilla mai.
Amore non muta in poche
ore o settimane, ma impavido resiste
al giorno estremo del giudizio;
 
se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto e nessuno ha mai amato."

 
                                        William Shakespeare.

domenica 25 maggio 2008

Il viaggio della vita.

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Non sai, non sai cos'e' la vita
e' probabile che sia solo quello che desideri:
un sogno, un sogno attraversa il nostro cuore.
Senza un motivo a cosa serviremmo e chi
ci ricordera' quando essa sara' finita.
Ci sono tanti soffi, tanti soffi per la natura.
La nostra vita forse è solo un pò di vento
e noi non decidiamo la meta nè l'inizio.
Sgorga dalla nostra nascita e nessuna
cosa potra' scomparire, tutti lasciano
una traccia, dobbiamo leggerla
per scoprire l'universo dell'anima.

 
                                    Federico Porro.
 
Il mio sito:  www.pulvigiu.net/ 

mercoledì 21 maggio 2008

Lettera al parroco.

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Il nuovo prete della parrocchia era molto nervoso
per la sua prima messa e quasi non riusciva a parlare.
Domandò quindi al Vescovo come poteva fare per
rilassarsi e questi gli suggerì di mettere alcune
gocce di vodka nel calice della messa. Così fece.

Si sentì così bene che avrebbe potuto fare la predica
in mezzo ad una tempesta.
Però quando tornò in canonica,
trovò la seguente lettera dell'Arcivescovo:

Caro Don Perignon,
Per la prossima volta, mettere gocce di vodka nel vino
e non gocce di vino nella vodka e non mettere limone
e zucchero sul bordo del calice. -Il mantello di Gesù
non deve essere usato come tovagliolo. -
Ci sono 10 comandamenti e non 12. -
Ci sono 12 discepoli e non 10. -
Non ci si riferisce alla croce come "quella T grande".
Non ci si riferisce a Gesù Cristo e i suoi discepoli come
"GC e la sua band". - Non ci si riferisce a Giuda come
"quel figlio di pu***na". - Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo
non sono "Il Vecchio, Junior e il Colombo".
Quella "casetta" era il confessionale e non la toilette.
L'iniziativa di chiamare il pubblico a battere le mani è stata
lodevole, però ballare la macarena e fare il trenino
mi sembra esagerato. -
L'acqua santa serve per benedire e non per rinfrescare la nuca.
Le ostie vanno distribuite ai fedeli e non devono essere
usate come antipasto e accompagnamento per il vino.
Quello nella croce era Gesù Cristo e non Che Guevara.
Berlusconi è proprietario di Mediaset e del Governo italiano,
ma non della Chiesa Cattolica. - Cerchi di indossare le mutande
e quando ha caldo eviti di rinfrescarsi tirando su la tonaca.
I peccatori quando muoiono vanno all'inferno e non a farsi fottere.
Ricordo ancora che la messa deve durare 1 ora circa e non
due tempi da 45 minuti e che quello seduto al suo fianco
e che lei ha chiamato "travestito in gonna rossa"... ero io!
 
                                               Da: http://www.fuoriditesta.it

mercoledì 14 maggio 2008

Vorrei.

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Vorrei poter amar le nere rondini
Vorrei poter sognar le chiare stelle
Vorrei poter donare a questo mondo
Della mia vita le ore più belle
 
Vorrei di un suono fare una canzone
Vorrei cantarla poi giù nella via
Vorrei per tutti fare un aquilone
E insieme  felici poi volare via
Vorrei, vorrei, vorrei vivere un poco
Vorrei sentir nel cuore la carezza
Di quell’amore giovane e sincero
Fatto solo di tanta tenerezza
 
Vorrei due mani grandi come il mare
Dove poter posare il mio dolore
E col silenzio dolce di uno sguardo
Riempire il vuoto triste del mio cuore
 
Vuoto pieno di lacrime e di pianto
Nero colme una notte di tempesta
In cui tendo le mani e incontro il buio
Che uccide la speranza che mi resta…
 
                                            Serenity 48.

domenica 11 maggio 2008

Per mia madre.

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Queste mie mani che sanno accarezzare
e alla tua festa sanno cogliere anche un fiore,
hanno un difetto:
 
quello di lasciare le loro impronte
su tutto ciò che vanno a toccare.
Rallegrati però che sto crescendo
e i segni sui muri e sulle sedie,
saranno presto un ricordo solamente.
Perciò oggi ti regalo le mie impronte,
perchè tu possa ricordarti un giorno lontano
come erano piccoline le mie mani
al tempo in cui cercavano le tue.
    
                                          Anonimo.
 
I miei ricordi preferiti di te, mamma,
sono quelli che tu continui a costruire
giorno per giorno...
(anche se oggi sono lontano da te),
il tuo continuo appoggio,
la tua silenziosa preoccupazione, il mirabile
esempio di amore disinteressato che mi sai dare.

Buona festa della mamma, e buona festa a
tutte le donne che hanno avuto in dono
quell'istinto materno di regalarci la vita.

 
                                             pulvigiu.

lunedì 5 maggio 2008

Il tempo dell'aquilone.

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Un aquilone volava leggero,
in alto nel cielo:
un bimbo teneva per mano il suo filo
e lo portava in giro,
nell'aria agitata dal vento.
Come un esile uccello
volteggiava nel cielo azzurrino
e al bimbo mancava il respiro
mentre correva sul prato
felice e contento.
Passò tanto tempo:
il bimbo diventò grande,
adesso era un uomo importante.
Sul prato soffiava ancora il vento,
ma lui non aveva più il tempo
di far volare il suo colorato aquilone
e poi era finita,
purtroppo, della vita,
la bella stagione.

 
                       Marylon.
                                               Maria Rosaria.

domenica 27 aprile 2008

La mia poesia.

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Gli spruzzi della pioggia bagnano il vetro
della mia finestra ed i miei pensieri oscuri,
nella nebbia fitta della pianura padana.
I miei occhi...  lacrime di stelle danzano
sui muri della mia prigione fatta di emozioni
che esplodono ad ogni vibrazione del cuore.

La mia poesia, la mia dannata poesia,
quella che ho dentro io,
suoni e luoghi ed emozioni da scrivere
per ricominciare, sentimenti intensi
incisi sul foglio.

Non so se quando arriverà il vento
dopo questa pioggia,
porterà via anche i miei pensieri
e le mie parole incise sulla carta,
ma di certo non porterà mai via
l'amore che ho per la poesia.

Non so quanto durerà questo amore
ma so che sarà sempre di più
ad ogni respiro fino all'ultimo battito.

 

                                                   pulvigiu.

lunedì 21 aprile 2008

Fratello.

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Per non tradire il sangue
ho setacciato da cima a fondo
ogni ricordo,
ho cercato il possibile nell’impossibile
per te fratello!
Infiocchettata di preghiere e
tante scuse
ho arato il mio cuore e
ho trovato di te
solo ricordi amari.
 
Solchi profondi d’accidia
ho trovato
che tu con vera passione hai lavorato
un po’ per giorno
gettando semi andati a male
becchettati da un viscido rapace
che ti guida e ti asseconda
con un radar
da sopra il ramo di uno sterile pensiero.
  
E un libro bianco infine ho trovato,
troppo vuoto di parole,
ormai per te fratello!

 
                            Liliana Paparini.

Un testo molto duro da leggere, ma è quello

che sento di dire dentro di me con questa poesia.

                                                           pulvigiu. 

domenica 20 aprile 2008

Baci...

Ah, nei primi tempi di un amore,
i baci nascono così naturalmente!
Pullulano senza conoscer tregua,
e sarebbe più difficile contare i baci
che ci si è scambiati in un'ora che i fiori
in un campo al mese di maggio.

 
                                        Marcel Proust.

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lunedì 14 aprile 2008

Due donne.

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T'innamori ogni settimana
qualche sabato dormi fuori
ma vuoi sposarti in chiesa.
Con tua madre c'è un gran bel feeling
prende a prestito i tuoi vestiti
sembra più lei la figlia.
E' stata fuori a cena
e oggi ha un'aria strana.
Al telefono è stata un'ora
si parlavano stretto stretto
chi era non te l'ha detto.
Poi si guarda allo specchio e dice
un po' ironica e un po' fatale:
Uomini, chi vi vuole.
Due donne in controluce
stregate dalla luna
due donne-donne al presente, nella corrente
due rose in fondo alla città
già pronte
al grande amore o a star da sole.
Che cosa è meglio chi lo sa?
In TV tramonta lenta la domenica,
perchè no due passi in centro e poi un film?
Vi guardavo in quel ristorante
due bicchieri di vino chiaro.
Donne dov'è il futuro?
Tu con tutti i tuoi brevi amori
lei col tempo che si assottiglia
però come ti assomiglia.
Due donne in controluce
stregate dalla luna.
Due donne-donne al presente, nella corrente
due tempi dello stesso film.
Due donne
cuori diversi, l'onda e la sponda
due mondi dove viaggerei
tu nella più verde della stagioni
che senti in cuffia le tue canzoni
prima di addormentarti
e lei che pensa chiudendo fuori
un'altra notte verso l'inverno.
Domani è un altro giorno.

 
                                         Pooh - V. Negrini.